Pubblicato il 19/06/2023, 19:03 | Scritto da La Redazione

Francesco Arca: L’incontro più importante? Ferzan Ozpetek

Francesco Arca: L’incontro più importante? Ferzan Ozpetek
Sono stati consegnati sabato sera a Napoli i Nastri d'argento per i protagonisti delle serie tv. E un Nastro speciale, in collaborazione con Nuovo !male, è andato a Francesco Arca e al piccolo Mario Di Leva, appena 11 anni, per la serie Resta con me, andata in onda su Raiuno dallo scorso febbraio. Così Giovanni Bogani su Nazione - Carlino - Giorno.

«Ho vinto contro i pregiudizi: finalmente un premio da attore»

Nazione – Carlino – Giorno, di Giovanni Bogani, pag. 36

Sono stati consegnati sabato sera a Napoli i Nastri d’argento per i protagonisti delle serie tv. E un Nastro speciale, in collaborazione con Nuovo !male, è andato a Francesco Arca e al piccolo Mario Di Leva, appena 11 anni, per la serie Resta con me, andata in onda su Raiuno dallo scorso febbraio. Nata da un soggetto dello scrittore Maurizio De Giovanni, la serie – diretta da Monica Vullo – vede protagonista Francesco Arca, 43 anni, nel ruolo di un poliziotto della Squadra mobile di Napoli.

Arca, che cosa ama del suo personaggio in Resta con me?

«Mi piace che sia un uomo vulnerabile, ferito da esperienze di vita personali che lo hanno colpito duro. Un uomo ligio al dovere, anche in un momento difficile della sua vita. Che, attraverso il rapporto con un bambino, riesce a ritrovare il contatto con le proprie emozioni».

I momenti chiave, gli incontri fondamentali della sua carriera?

«Quello con Ferzan Ozpetek, che mi ha dato il ruolo del protagonista in Allacciate le cinture. C’è, per me, un prima e un dopo quel film, e Ferzan. E poi proprio Resta con me. Dopo la messa in onda della prima puntata, ho avuto un regalo magnifico: la telefonata di Maurizio Di Giovanni. Mi ha detto “grazie per avere restituito questo personaggio in tutte le sue sfumature”. Detto da chi lo ha creato, è un complimento immenso».

Lei ha iniziato la carriera sul trono di Uomini e donne, poi ha posato per un calendario. ll fatto di essere emerso come «bello» porta con sé anche dei pregiudizi?

«E mica pochi! Dico sempre che sono un “portatore sano di pregiudizi”! Ma sta a noi sfatarli, cercare di dimostrare il proprio valore. Ho avuto non cento, ma mille porte sbattute in faccia, alcune anche meritate. Ma non mi sono mai abbattuto. Se ho una qualità nella mia vita, è la perseveranza».
(Continua su Nazione – Carlino – Giorno)

 

 

 

 

 

(Nella foto Resta con me)