Pubblicato il 26/05/2023, 18:33 | Scritto da La Redazione
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L’Italia non sorride a Disney

L’Italia non sorride a Disney
La sede italiana del colosso americano ha ridotto gli utili nell’ultimo, dopo la chiusura della divisione Home Entertainment e dei negozi monomarca. Qui un estratto dell’articolo di Claudio Plazzotta su “ItaliaOggi”.

Disney Italia, i ricavi si riducono

ItaliaOggi, pagina 17, di Claudio Plazzotta.

Walt Disney ha aperto la sua filiale in Italia nel 1938, ovvero 85 anni fa. Tuttavia, nonostante una tradizione di così lungo corso, il business sulla Penisola sta diventando sempre più marginale e impersonale per il colosso statunitense, soprattutto dopo le recenti ristrutturazioni che hanno visto la chiusura di tutti i canali televisivi, di tutti i negozi fisici, e lo stop alla divisione Home entertainment (i dvd non li vuole più nessuno). E in effetti, come si legge nel bilancio di esercizio 2022, che termina al 30 settembre 2022, i ricavi direttamente connessi alle vendite di Walt Disney in Italia sono in calo costante: 288 milioni di euro nel 2019, e poi 229 milioni nel 2020, scesi a 199 milioni nel 2021 e a 187 milioni nel 2022.

Evaporato, quindi, il 35% del fatturato in pochi anni. Rimane, comunque, una società sana, con 10,7 milioni di utili nel 2022 dopo i 13 milioni del 2021. Ma si fa fatica a intravedere una strategia. E, soprattutto, il business di Disney+ non decolla: dai conti della società, i ricavi dell’over the top in Italia restano sotto i 100 milioni di euro all’anno. Nel corso dell’esercizio 2022 si è deciso di chiudere la divisione Home entertainment, che fino a luglio 2022 ha prodotto ricavi per 3,1 milioni di euro, pochissimo per giustificare una struttura gestita direttamente da Disney. Licensing e Publishing, insieme, valgono circa 41 milioni di euro di ricavi: ma mentre il publishing, soprattutto grazie alla spinta delle edicole con i collezionabili, cresce del 16%, il licensing è in crisi nera: -40% degli accessori griffati coi brand della Disney, -75% per i giochi.

Il Cinema tiene

Meglio il business della distribuzione cinematografica, con Motion Picture in ripresa dopo un paio di anni durissimi causa Covid e sale sempre chiuse: nell’esercizio 2022 vale per Disney Italia circa 20 milioni di euro, con crescite vertiginose rispetto al quasi nulla del 2021. E le soddisfazioni aumenteranno ancor di più nell’esercizio 2023, che potrà godere degli effetti di Avatar, un vero boom al botteghino. Il segmento più strategico di Disney Italia è ormai quello Media, che, nell’esercizio 2022, comprendeva i ricavi dai canali satellitari su Sky, la raccolta pubblicitaria, la produzione e distribuzione di programmi tv e, soprattutto, lo streaming attraverso Disney+. Vale 120 milioni di euro, in calo del 12,3% rispetto ai 137 milioni del 2021. Un dato molto preoccupante, poiché la chiusura dei canali tv, e quindi la conseguente cancellazione dei ricavi da Sky e dalla pubblicità, ha avuto un impatto solo marginale sui conti del 2022: i canali Fox, infatti, hanno cessato di esistere dal 30 giugno 2022, mentre quelli National Geographic dal 30 settembre 2022 (non impattando nulla, quindi, sul bilancio 2022 di Disney Italia).

 

(Nell’immagine il logo di Disney)