Dazn: sempre più grande, sempre più sport

Dazn vuole essere la prima “super-applicazione” per lo sport

Expansion, di Fernández Javier_G, pag. 2

Il 19 marzo, in concomitanza con la partita di LaLiga tra Barcellona e Real Madrid, la piattaforma di streaming sportivo Dazn ha battuto il suo record per il numero di eventi live trasmessi in un solo giorno. In totale, quel sabato l’OTT ha gestito la trasmissione di 207 eventi sportivi a livello globale – tra cui calcio, basket, boxe, football americano, Formula 1 e tennis – di cui fino a 90 in contemporanea, nel weekend più impegnativo per il gruppo dal suo lancio sette anni fa. La gestione della trasmissione di queste centinaia di eventi avviene da una futuristica sala di controllo all’interno di un edificio di uffici in vetro fuori Leeds (Regno Unito) che EXPANSION ha potuto visitare la scorsa settimana, insieme a un gruppo di giornalisti internazionali. Qui, decine di operatori lavorano a turni 24 ore su 24, sette giorni su sette, per garantire la corretta trasmissione dei contenuti. Sono responsabili della comunicazione con i team di produzione sul campo, dell’organizzazione delle pause pubblicitarie e della puntualità degli eventi. In breve, si assicurano che tutto fili liscio. Questo centro ospita il cuore tecnologico di Dazn. Inaugurato nel 2021, è il luogo in cui vengono ricevuti, gestiti e distribuiti i contenuti che gli utenti della piattaforma visualizzano poi sulla loro app negli oltre 200 mercati in cui la piattaforma è presente. L’edificio, che impiega quasi 300 persone, è collegato via cavo ai centri dati del gruppo a Londra. Per garantire l’integrità delle trasmissioni, dispone di generatori di emergenza e di un centro gemello in Irlanda del Nord che, in caso di interruzione, assume il controllo delle trasmissioni. Solo l’anno scorso la piattaforma, che fin dalla sua nascita è stata soprannominata la Nettiix dello sport, ha trasmesso circa 20 milioni di ore di contenuti e ha gestito lo streaming di 27.000 eventi live, un’etichetta con cui il gruppo londinese, come sa il suo responsabile della tecnologia e dei prodotti, Sandeep Tiku, non è del tutto d’accordo, in quanto ritiene che il suo modo di operare sia più complesso di quello di piattaforme come Netflix.

“Netflix prende i contenuti e li mette semplicemente a disposizione dei suoi utenti. Noi invece elaboriamo qualcosa che sta accadendo in diretta, raccogliamo quel momento e lo portiamo ai consumatori in tempo reale. Questa è la differenza”, ha dichiarato Tiku a questo giornale. “Inoltre, diamo all’utente il controllo. Perché quando si guarda una partita, si ha la possibilità di tornare indietro, andare avanti o andare in diretta. Tecnicamente è una sfida enorme poter gestire tutto questo in diretta”, aggiunge Profitability Tiku è approdato a Dazn nell’aprile dello scorso anno da Entain, una multinazionale delle scommesse che possiede marchi come bwin. L’obiettivo principale del dirigente di origine israeliana è quello di rendere redditizio il gruppo di streaming sportivo e di porre fine alla sua dipendenza dal proprietario miliardario Sir Leonard Blavatnik, che ha investito più di 5 miliardi di dollari (circa 4,5 miliardi di euro) nella società in perdita. La maggior parte di questo investimento è stata effettuata nel febbraio dello scorso anno, quando ha iniettato 4,3 miliardi di dollari nella piattaforma per pagare il debito di Dazn. L’operazione è stata effettuata attraverso Acces Industries, il gruppo industriale di proprietà di Blavatnik che possiede la maggioranza delle azioni della piattaforma. Per uscire dal rosso, Segev ha coinvolto l’ex direttore finanziario di Amazon Prime Video Barren Waterman, che è entrato come direttore finanziario nel gennaio dello scorso anno.
(Continua su Expansion)