Pubblicato il 23/03/2023, 19:02 | Scritto da La Redazione

Stefano Azzi: “Serie A? Siamo pronti”

Stefano Azzi: “Serie A? Siamo pronti”
Va bene parlare del prezzo, ma prima mi concentrerei sul menu e sulla pirateria. È da lì che bisogna partire». Stefano Azzi, ceo di Dazn Italia, non si nasconde alla domanda e conferma: «Sui diritti della Serie A per i prossimi cinque anni siamo pronti a giocare la nostra partita con determinazione.» Così l'intervista di Andrea Biondi su Il Sole 24 Ore.

«La Serie A è di grande interesse Dazn pronta alla gara sui diritti»

Il Sole 24 Ore, di Andrea Biondi, pag. 19

Va bene parlare del prezzo, ma prima mi concentrerei sul menu e sulla pirateria. È da lì che bisogna partire». Stefano Azzi, ceo di Dazn Italia, non si nasconde alla domanda e conferma: «Sui diritti della Serie A per i prossimi cinque anni siamo pronti a giocare la nostra partita con determinazione. Ma l’importante è anche migliorare il prodotto come experience. Cosa assolutamente possibile». Azzi è arrivato alla guida di Dazn Italia un anno fa. E guarda ai 12 mesi alle spalle «in maniera positiva. In questo periodo abbiamo cambiato passo. Sulla sostenibilità finanziaria, nel rapporto con le istituzioni, negli investimenti in tecnologie, nel rapporto con i clienti con il nuovo customer care».

Beh, se parliamo di sostenibilità finanziaria non lo trova In contraddizione con il bilancio 2021 del gruppo Dazn che a livello globale si è chiuso con un perdita di 2,17 miliardi di euro?

Il gruppo è in crescita corposa. I ricavi sono saliti del 70% e Dazn si sta ritagliando sempre di più il ruolo di leader europeo dello sport in streaming. Il gruppo si è posto l’obiettivo di arrivare alla profittabilità per la fine del 2023. E anche noi in Italia siamo in linea con la strategia del gruppo. Questa fase per noi è ancora quella degli investimenti per creare valore. Lo abbiamo fatto con la Serie A, ma anche con l’acquisizione di Eleven Group e con tutto l’impegno sulle infrastrutture e sulla tecnologia.

Anche in questa stagione Dazn ha dovuto fronteggiare la famigerata rotella per i consumatori.

Sempre meno. In un anno e mezzo abbiamo trasmesso 640 partite. In questo novero le criticità ci sono state in circa l’i% dei match. Ce ne siamo sempre scusati, assolutamente, rileviamo che sono criticità appartenenti a episodi passati e in molti casi neanche riferibili a noi. Da Ott responsabile quale siamo, abbiamo rimborsato proattivamente in pochi giorni. Ma abbiamo lavorato sodo, investito e guardato in avanti.

Cosa pensa del fatto che molti osservatori ancora oggi ritengono che lo streaming non sia in grado di supportare lo sport live?

Lo streaming non è il futuro, è il presente. I numeri sulla crescita nella fruizione ci convincono del fatto che sia cambiato il paradigma. Abbiamo circa 15 milioni di device unici registrati. Il 30% circa di chi utilizza il servizio lo fa in mobilità. E l’audience ci sta dando risultati positivi

Questa è stata una vexata quaesilo lo scorso anno, con tutto il ballamene sulla veridicità dei dati.

A gennaio siamo andati sopra i 7 milioni di spettatori, ma poi anche 7,4. Auditel oggi ci misura con la Total Audience e con dati che confermano anche quelli che rendevamo pubblici noi stessi lo scorso anno. Sono dati certificati e confermati. Che confermano l’appetibilità della Serie A.

La quale però sembra anche mostrare la corda dal punto di vista del prodotto e della sostenibilità finanziaria o no?

Noi riscontriamo un interesse per la Serie A più che vivo che mai. È vero: serve anche un rilancio. Che non può prescindere da investimenti sugli stadi ad esempio. E molto si può fare sull’experience. Basta guardare alla NFL

In che modo?

Basta guardare ad esempio la NfL Io personalmente ho testato una connessione ad alta velocità sul mio device pur con uno stadio pieno. E da sempre, solo per dirne un’altra, l’arbitro ha i microfoni accesi a vantaggio di tutti. Quando parlo di experience mi riferisco a questo, come alla possibilità di visuali e inquadrature diverse o l’audio del pilota come nella Formula i.

E chi deve provvedere? I broadcaster o la Lega Serie A?

Entrambi è chiaro.
(Continua su Il Sole 24 Ore)

 

 

 

 

(Nella foto il logo di Dazn)