Pubblicato il 20/02/2023, 13:02 | Scritto da La Redazione

Aldo Grasso promuove la serie Django di Sky

Aldo Grasso promuove la serie Django di Sky
Il critico, nel suo "A Fil Di Rete", sul quotidiano di Via Solferino promuove la serie targata Sky sul personaggio già portato al cinema da Corbucci e Quentin Tarantino.

La serie «Django», abile rilettura di un western crepuscolare

Corriere della Sera, di Aldo Grasso, pag. 47

(…)

La serie appartiene al filone del western crepuscolare (piena di notturni, di buio), ma per fortuna non mancano le scene d’azione: duelli, sparatorie, salvataggi fortuiti. Texas, fine 180o. Django raggiunge una città di baracche piantate come palafitte sul fondo di un cratere: è New Babylon. Cerca gli uomini che hanno assassinato la sua famiglia, ma scopre che sua figlia Sarah è sopravvissuta e si trova sul posto. Ha ormai vent’anni e si appresta a sposare John Ellis (è il nome di uno dei più importanti studiosi di tv), che di New Babylon è il fondatore, ed è convinta che il padre l’abbia abbandonata. Tra flashback, citazioni, applicazioni sbrigative della legge (il western non conosce eufemismi), stilemi classici, compresa l’amicizia virile con sfondo di misoginia, emergono con nitidezza i caratteri dei protagonisti: Django, segnato da un passato doloroso cerca una sorta di redenzione nel ritrovare la paternità, peraltro negata da Sarah, la vera protagonista della serie, il cui carattere forte è mosso da una sorta di predestinazione. Appena sotto, John Ellis, un ex schiavo in cerca di fortuna e Lady Elizabeth, spietata assassina a capo di una comunità religiosa della citta di Elmsdale e fortemente ostile a New Babylon. La cadenza seriale e gli episodi in apparenza casuali non escludono una grande abilità nella tessitura del racconto, grazie a una sceneggiatura solida e animata.
(Continua sul Corriere della Sera)

 

 

(Nella foto Django)