Pubblicato il 17/02/2023, 13:03 | Scritto da La Redazione
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L’Agcom vuole vederci chiaro su Sanremo

L’Agcom vuole vederci chiaro su Sanremo
Il Sanremo choc dove nulla ha funzionato, tranne le polemiche e le sceneggiate inguardabili. Il Sanremo che tra baci omosex e altri siparietti di questo tipo, tra Chiara Ferragni che pubblicizza i vestiti che vende e l'incontrollato Fedez. Così Mario Ajello su Il Messaggero.

Faro Agcom sugli eccessi di Sanremo «Pubblicità occulta e immagini hot»

Il Messaggero, di Mario Ajello, pag. 25

IL CASO Il Sanremo choc dove nulla ha funzionato, tranne le polemiche e le sceneggiate inguardabili. Il Sanremo che tra baci omosex e altri siparietti di questo tipo, tra Chiara Ferragni che pubblicizza i vestiti che vende e l’incontrollato Fedez che esalta la cannabis libera e dà del nazista a un sottosegretario, tra i comizi e i contro comizi (la Francini con la propaganda ai figli che non ha e la Ferragni a quelli che ha) e via dicendo, è diventato lo show di un’Italia che meriterebbe tutt’altro sia per livello culturale sia per possibili problemi di correttezza deontologica, finanziaria e contabile. E c’era da aspettarsi ciò che sta accadendo a pochi giorni dalla chiusura di questo spettacolo sbagliato.
LA SCENEGGIATA L’Agcom ha posto il caso Sanremo all’ordine del giorno del Consiglio di mercoledì prossimo. In quella sede saranno esaminati sia gli aspetti relativi a eventuali violazioni normative legate alla pubblicità occulta di profili social sulla piattaforma Instagram sia le violazioni della normativa sulla tutela dei minori per i casi che hanno coinvolto Blanco, Rosa Chemical e Fedez. Verrà in particolare verificato il rispetto delle norme presenti nel Tusma (Testo Unico dei Servizi dei media audiovisivi e radiofonici), nel Contratto di servizio Rai e nel Codice di autoregolamentazione delle tivvù. Il fatto è che lo spettatore dev’essere informato, se in un dato momento è in corso la pubblicità. Se così non è, c’è stata un’infrazione evidente delle regole e dei diritti degli utenti. Una occulta pubblicità a Instagram è nel mirino dell’Agcom, e «di fatto noi non abbiamo visto scritte in sovraimpressione, non è stato comunicato che una pubblicità fosse una pubblicità. Quindi se verrà fatto un esposto, verificheremo se si tratta effettivamente di pubblicità mascherata». Lo dice Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, che incalza parlando a Striscia la Notizia: «Se la Rai avesse stretto degli accordi pubblicitari paralleli, sarebbe grave, perché certificherebbe che c’era un patto commerciale di cui il telespettatore non è stato informato». L’Agcom è pronta a vedere se ad essere pubblicizzato sia stato il profilo privato di Amadeus e non quello della Rai. Ma è tutto il circo sanremese che – dopo una partenza che prometteva molto meglio – s’è rivelato una sceneggiata, di cui non essere fieri come Paese e a causa della quale milioni di telespettatori hanno dovuto sorbirsi più che altro pistolotti ideologici spacciati per modernità (ovviamente malintesa). Basti ricordare le scene a sfondo sessuale tra Fedez e il multigender Rosa Chemical e alla furia di Blanco – su cui la Procura d’Imperia ha subito aperto un’inchiesta per danneggiamenti – che spacca tutto. E a proposito di questo, l’Agcom fa notare: «Secondo le indicazioni europee, il minore va tutelato fino alle ore 23. In caso di violazione la Rai rischia una sanzione fino a 600mila euro».
(Continua su Il Messaggero)

 

 

 

 

(Nella foto il selfie di Chiara Ferragni, Gianni Morandi e Amadeus)