Pubblicato il 15/12/2022, 19:04 | Scritto da La Redazione

Lasorella (Agcom): “Bisogna documentare tutto quello che succede negli stadi”

Lasorella (Agcom): “Bisogna documentare tutto quello che succede negli stadi”
Tutte le emittenti potranno mostrare cosa succede negli stadi. L'AgCom, l'Autorità per le Comunicazioni, scende in campo - è il caso di dire - per affermare questo principio e difendere il diritto di cronaca. Così su La Repubblica.

Lasorella (Agcom) “Basta censure in tv negli stadi torna il diritto di cronaca”

Repubblica, di Aldo Fontanarosa, pag. 25

Tifosi che espongono in curva uno striscione razzista. Che si picchiano invece di godersi la partita, che lasciano gli spalti perché obbligati dai capi ultrà. Lo stadio è teatro di eventi che possono andare molto al di là della gara, per le loro implicazioni civili, sociali. Ora, finalmente, tutti i siti e tutte le emittenti tv avranno il diritto di documentare fatti così rilevanti, con immagini di buona qualità e complete. Tutti i siti e tutte le emittenti. Non solo Dazn e Sky che detengono i diritti di trasmissione del campionato di Serie A. L’AgCom, l’Autorità per le Comunicazioni, scende in campo – è il caso di dire – per affermare questo principio e difendere il diritto di cronaca.

Giacomo Lasorella, presidente dell’Autorità per le Comunicazioni; come nasce questa vostra decisione?

«Dobbiamo andare indietro al 29 ottobre 2022, a un Inter-Sampdoria. Quel giorno un leader della tifoseria interista di Aldo Fontanarosa viene ucciso, lontano dallo stadio, e i supporter nerazzurri abbandonano gli spalti. Alcuni volontariamente, altri – si sospetta – perché costretti con le minacce. Ora, non tutte le emittenti tv e i siti poterono documentare i fatti del Meazza come l’evento avrebbe meritato e come chiedevano a gran voce».

Questo fatto l’ha colpita?

«Mi ha colpito e mi ha fatto sollevare le antenne perché il compito della mia Autorità è anche tutelare il diritto a una informazione esauriente, un diritto di rango costituzionale. Poi, giustamente, sono stato raggiunto dalle sollecitazioni dell’Ordine dei giornalisti, del Sindacato nazionale dei giornalisti (la Fnsi), dell’UsigRai, il principale sindacato dei giornalisti della Rai. Insieme mi chiedevano di affermare il loro pieno diritto a ricevere le immagini».

E ha chiamato la Lega Calcio.

«Noi valutiamo le Linee guida che regolano l’assegnazione dei diritti di messa in onda della Serie A. Ho chiarito alla Lega che le nuove linee guida avrebbero recepito tre principi».

Quali?

«La Lega Calcio, che effettua le riprese allo stadio, dovrà fornire le immagini di eventi rilevanti sul piano della cronaca a qualsiasi testata giornalistica ne faccia richiesta. Immagini nitide, complete ed esaurienti. Le Linee guida, poi, recepiranno tutte le nostre delibere che assicurano agli sportivi abbonati una visione corretta delle partite e pieni diritti al ristoro del danno, nel caso di problemi. Sono delibere pensate dopo il caso Dazn. Da ora in poi varranno per qualsiasi emittente o piattaforma acquisterà i diritti della Serie A. E beninteso sarà cogente l’obbligo di una rilevazione degli ascolti secondo i criteri che AgCom fissa».

Le Linee guida, però, riguardano i diritti televisivi per il triennio che parte dal 2024.

«Confidiamo che la Lega Calcio prenda atto del nostro intervento e fornisca le immagini fin da gennaio 2023, alla ripresa dell’attuale Campionato. Il principio è fissato».
(Continua su La Repubblica)

 

 

 

 

(Nella foto Lo Stadio Giuseppe Meazza in San Siro a Milano)