Pubblicato il 16/11/2022, 17:02 | Scritto da La Redazione
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Raoul Bova: “I mie 50 anni? Una conquista!”

«Io, attore disastroso, punto sui sentimenti»

Il Messaggero, di Gloria Satta, pag. 25

Uno scrittore in crisi creativa, la bella vicina vedova che lo stana dall’isolamento, un’intera famiglia coinvolta in un reality, il Natale scintillante di luci: per tornare al cinema dopo tante serie spacca-auditel (tra le ultime interpretate Don Matteo e Buongiorno, mamma!) Raoul Bova ha scelto The Christmas Show, il film di Alberto Ferrari in sala domani. In questa favola “per famiglie” a base di buoni sentimenti con garbata presa in giro dei reality (nel cast anche Serena Autieri, Tullio Solenghi, Ornella Muti, Francesco Pannolino), Bova, 51 anni, fa lo scrittore. E racconta questo momento della sua vita con sincerità, entusiasmo e una buona dose di autoironia.

Perché non girava film da sette anni (l’ultimo è “Tutte le strade portano a Roma”)?

«Un po’ perché sono stato impegnatissimo con le serie. Un po’ perché, durante la pandemia, non ho trovato molti produttori pronti a combattere per uscire in sala».

Ma il cinema le è mancato?

«Sì, lo ammetto. E ora sono felice di averlo ritrovato grazie a The Christmas Show, un film gentile che non ha pretese d’autore ma regala un sorriso al pubblico provato da covid, guerra, preoccupazioni. Non è poco. Di recente ho girato anche Greta e le storie vere, fiaba ambientalista. Ora sogno una nuova commedia con Paola Cortellesi».

Compiere 50 anni è stato uno choc?

«No, una conquista. Oggi sono un uomo “riempito”: ho avuto mille esperienze, provato gioie e dolori, lavorato tanto, messo al mondo quattro figli».

Ha fatto il pensierino di togliere le rughe?

«Ma no, me le tengo. Mi preoccupano di più le palpebre cadenti. Per fortuna ancora reggono (ride, ndr)».

Sente di avere dei conti in sospeso con la vita?

«No! Il mio più grande successo è stato avere i figli e averli con le loro due madri (l’ex moglie Chiara Giordano e l’attuale compagna Rodo Muñoz Morales, ndr). Anche fare l’attore, tanto amato dal pubblico, è stato un regalo».
(Continua su Il Messaggero)

 

 

 

(Nella foto Raoul Bova)