Pubblicato il 15/11/2022, 15:01 | Scritto da La Redazione
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Che ne sarà di beIN Sports?

Che ne sarà di beIN Sports?
È nata nel 2012 sulla scia dell'assegnazione dei Mondiali al Qatar, dove la sua società madre, beiN Media Croup, è l'emittente ufficiale della competizione in 25 Paesi (Medio Oriente, Nord Africa e Francia). Ma sopravviverà dopo il triplice fischio dell’ultima partita? "Al momento del lancio, ci avevano detto che non saremmo durati sei mesi" ricorda Florent Houzot, direttore delle trasmissioni, della programmazione e della redazione di beIN Sports France, infastidito dal fatto che alcuni pensino ancora che beIN possa scomparire dopo la Coppa del Mondo.

Il canale BeIN Sports si prepara per il dopo

Les Echos, di Stephane Loignon, pag. 25

Sarà presto tempo di fare le valigie per i 100 giornalisti e tecnici di beIN Sports France che voleranno a Doha, per coprire le 64 partite della Coppa del Mondo di calcio, dal 20 novembre al 5 dicembre. L’evento – la terza Coppa del Mondo coperta dal canale – ha un sapore particolare per questo media nato nel 2012 sulla scia dell’assegnazione della competizione al Qatar, dove la sua società madre, beiN Media Croup, è l’emittente ufficiale dell’evento in 25 Paesi (Medio Oriente, Nord Africa e Francia). “Al momento del lancio, ci avevano detto che non saremmo durati sei mesi”, ricorda Florent Houzot, direttore delle trasmissioni, della programmazione e della redazione di beIN Sports France, che oggi è infastidito dal fatto che alcuni pensino ancora che beIN possa scomparire dopo la Coppa del Mondo. Il nostro futuro non è legato a questo, è una tappa di un’avventura tutt’altro che conclusa”, aggiunge. “Devono andare alle ambizioni del gruppo per capirlo”. Diritti acquisiti fino al 2032 Presente in 43 Paesi, il Bein Media Group, che conta 3.500 dipendenti, si è diversificato nel cinema, acquistando Miramax nel 2016 prima di venderne il 49% nel 2019 a Paramount Global (ex ViacomCm). Un ottimo affare, secondo una fonte ben informata. BeIN ha inoltre acquisito i diritti per molte competizioni ben oltre il 2022, tra cui, per il Medio Oriente, i Mondiali di calcio del 2026 e del 2030. o la Confederazione calcistica di Aslan fino… 2032. In Francia, beIN detiene i diritti per la Lige e la NHA fino al 2024 e per la seconda divisione inglese fino al 2028. A pochi giorni dal fischio d’inizio allo stadio Al Bayt, Florent Houzot è fiducioso che la Coppa del Mondo autunnale sarà una buona Coppa del Mondo. Con la competizione che si svolge nel bel mezzo dei campionati creati due anni dopo l’assegnazione della Coppa del Mondo al Qatar, il canale si sta preparando a coprire tutte le partite nel Paese della sua casa madre. il rischio di sforamento dopo la scadenza è limitato.

I giocatori sono meno stanchi rispetto alla fine della stagione, il che fa ben sperare per le partite. Infine, “c’è più gente davanti alla TV rispetto a giugno e luglio”, osserva. Il chai spera quindi di aumentare il numero dei suoi seguaci. “È su questo tipo di eventi che reclutiamo il maggior numero di persone”, conferma Laurent De Camas, direttore generale del canale. La soglia dei 2 milioni è stata superata durante la Coppa del Mondo 2014, quella dei 3 milioni durante Euro 2016 e quella dei 4 milioni durante la Coppa del Mondo 2015. La Carne non fornisce dati più recenti. BeIN, che secondo Le Morale avrebbe puntato 1,5 miliardi di euro in dieci anni, ha impiegato tempo per diventare redditizia. Questo è il caso della Francia, dal momento che l’accordo di distribuzione esclusiva firmato nel giugno 2020 con Canal” per cinque anni rinnovabili. La chitina guadagnerebbe circa 250 milioni di euro all’anno. “Ci permette di garantire i nostri investimenti”, afferma Caroline Guenneteau, vice segretario generale del gruppo. Con il rischio di mettere il destino di beiN nelle mani della catena criptata? “Abbiamo comunque preso delle garanzie, in particolare sul prezzo e sulla quantità distribuita su tutte le piattaforme. Un nuovo investitore, BeiN Media Group, è in attivo anche in Nord America e nell’Asia-Pacifico e prevede di espandersi l’anno prossimo in Turchia e in Medio Oriente, una regione particolarmente colpita dalla pirateria. Secondo le nostre informazioni, nelle ultime settimane diversi investitori hanno manifestato interesse ad acquisire una quota di minoranza del gruppo, confermando quelle di Bloomberg che parlavano di un fondo sovrano saudita e di diversi fondi americani. Secondo una fonte vicina a beiN. l’arrivo di un nuovo investitore potrebbe avvenire nel 2023, una volta terminata la Coppa del Mondo.
(Continua su Les Echos)

 

 

 

 

(Nell’immagine il logo di beIN Sports)