Pubblicato il 20/10/2022, 11:33 | Scritto da La Redazione
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Netflix: i rimedi all’account sharing sembrano funzionare

Netflix: i rimedi all’account sharing sembrano funzionare
Il servizio di streaming vede crescere sia il numero di abbonati (+2,41 milioni) che gli introiti (+5,9%) nell'ultimo trimestre e guarda con più ottimismo al prossimo futuro, con il lancio degli abbonamenti low cost con pubblicità.

Netflix, crescita oltre le attese

Italia Oggi, di Claudio Plazzotta, pag. 17

Avete presente la faccia paciosa e sorridente di Reed Hastings, il fondatore di Netflix? Quell’approccio un po’ peace and love della West coast californiana, con cui si complimentava negli anni passati per i successi e i premi di libo, o quando diceva che i suoi competitor non erano i broadcaster televisivi, ma piattaforme tipo YouTube o Fortnite con cui era in gara per conquistare fette del tempo libero delle persone? Ecco, dimenticate tutto. Ora Netflix gioca duro, perché il gioco si fa duro. Innanzitutto, nel presentare i risultati del terzo trimestre luglio-settembre 2022, la piattaforma di streaming mostra i muscoli, poiché deve cominciare ad attrarre investitori pubblicitari che da novembre potranno pianificare Netflix. Ed ecco che «nel Regno Unito la share di visione di Netflix è dell’8,2%, ovvero 2,3 volte quella di Amazon e 2,7 volte quella di Disney+». E poi, invece, «negli Stati Uniti Netflix intercetta il 7,6% del tempo dedicato alla tv, ovvero 2,6 volte Amazon e 1,4 volte Disney+ con Hulu e Hulu Live. Peraltro è ormai chiaro a tutti il collasso della raccolta pubblicitaria per la tv lineare, fatta eccezione per poche property con eventi sportivi». A seguire, una stoccata che mai Hastings e co. si erano permessi di affondare finora: «I nostri competitor stanno investendo un sacco di soldi per conquistare abbonati ed engagement, ma costruire un business di successo nello streaming è molto complicato. Prevediamo che loro stiano perdendo tanto, diciamo un totale di perdite operative 2022 pari a ben oltre 10 miliardi di dollari. Al contrario, Netflix chiuderà il 2022 con un risultato operativo positivo tra i 5 e i 6 miliardi di dollari». Infine, ecco il giro di vite sulla condivisione delle password: dal 2023 scatterà un divieto, con la possibilità di sottoscrivere abbonamenti ad hoc, a prezzo maggiorato, per consentire di creare sub-account dedicati a familiari e amici.

Al 30 settembre gli abbonati a Netflix sono saliti complessivamente a quota 223 milioni nel mondo, un incremento di 2,41 milioni rispetto al trimestre aprile-giugno 2022, con un andamento che è andato oltre le attese (Netflix stimava un aumento di un milione di abbonati). Certo, gran parte della crescita, pari a 1,43 milioni di nuovi clienti, arriva dall’area Asia-Pacifico, dove l’arpu (i ricavi medi mensili per singolo abbonato) è in costante discesa ed ha raggiunto gli 8,3 dollari (-13% rispetto al Q2), mentre l’area più ricca, Usa e Canada, quella con arpu pari a 16,37 dollari, contribuisce all’incremento degli abbonati rispetto al Q2 per appena 100 mila unità, e vede, invece, addirittura un calo di 600 mila abbonati rispetto al Q3 del 2021. I ricavi di Netflix tra luglio e settembre sono a quota 7,92 miliardi di dollari (+5,9% sul terzo trimestre del 2021), con utili per 1,4 miliardi e una cassa positiva per 472 milioni di dollari. Come promesso dai vertici finanziari di Netflix, quindi, a partire dal 2022 la cassa non è più un problema, e il business sarà in grado di autofinanziarsi (nel solo 2022 Netflix ha investito 17 miliardi di dollari per la produzione di contenuti originali) senza più doversi indebitare massicciamente. E anche per il trimestre ottobre-dicembre c’è ottimismo, tanto che le stime di Netflix prevedono un +4,5 milioni di abbonati, forse sulla spinta delle nuove offerte con pubblicità e a prezzi più bassi. Poiché, a partire dal 2023, l’attività di Netflix non sarà più esclusivamente finanziata dagli abbonati, ma anche dalla pubblicità, e tenuto conto che dal 2023 partiranno le nuove forme di abbonamenti «membership» per condividere la password con amici e parenti, la trimestrale Q3 del 2022 è stata l’ultima nella quale la società ha reso pubbliche le previsioni sul numero di abbonati nel trimestre successivo. Continuerà a pubblicare i dati sugli abbonati trimestre per trimestre, ma, quanto alle previsioni, dal Q4 del 2022 si limiterà a condividere le metriche che adesso ritiene più significative per giudicare le sue performance: ricavi, risultato operativo, utili.

(Nella foto Reed Hastings)