Pubblicato il 19/10/2022, 19:02 | Scritto da La Redazione

La BBC non ha paura della TV in streaming

La BBC non ha paura della TV in streaming
Il direttore generale Jack Blackburn: “Non stiamo cercando di battere Netflix, TikTok o chiunque altro. Facciamo qualcosa di diverso e unicamente britannico, concentrandoci su programmi brillanti e creativi di produzione propria e su una copertura delle notizie equa ed equilibrata”. E poi: “Il prossimo passo sarà mostrare al nostro pubblico radiotelevisivo come ottenere il massimo dai nostri servizi online”.

I servizi di streaming non possono competere con la BBC, dichiara il direttore generale

The Times, di Jack Blackburn, pag. 13

Il direttore generale della BBC ha dichiarato che l’azienda “unicamente britannica” non può essere paragonata ai servizi di streaming, anche se afferma che dovrà passare “a un futuro digitale”. Tim Davie ha anche insistito sul fatto che la società ha “il servizio pubblico nel suo cuore” e che le persone non dovrebbero “mai sottovalutare” le emittenti tradizionali. Davie ha dichiarato al Radio Times che la BBC si trova ad affrontare “serie sfide”, dato che gli spettatori hanno a disposizione molte più opzioni. Ma ha insistito sul fatto che questo non significa che la BBC sia in competizione con i nuovi servizi. “Non stiamo cercando di battere Netflix, TikTok o chiunque altro”, ha scritto. “Facciamo qualcosa di diverso e unicamente britannico, concentrandoci su programmi brillanti e creativi di produzione propria e su una copertura delle notizie equa ed equilibrata”. Tuttavia, Davie ha anche celebrato il successo dell’azienda nel far fruire i contenuti online, affermando che questa è una parte fondamentale dei piani futuri della BBC.

Il prossimo passo sarà mostrare al nostro pubblico radiotelevisivo come ottenere il massimo dai nostri servizi online”, ha dichiarato. “Più è facile per gli spettatori e gli ascoltatori scoprire ciò che amano, più valore avranno dalla BBC”. BBC iPlayer è oggi responsabile di 6,6 miliardi di streaming all’anno. Per quanto riguarda la radio, BBC Sounds è la destinazione principale per la produzione radiofonica della BBC, mentre molti dei podcast dell’azienda non vengono pubblicati altrove se non con un ritardo di alcune settimane. I critici hanno sottolineato la proliferazione dei servizi di streaming e la propensione dei telespettatori (in particolare quelli più giovani) a utilizzarli, e l’hanno indicata come un argomento contro il canone della BBC. All’inizio di quest’anno, Nadine Dorries, segretario alla cultura nel governo di Boris Johnson, ha suggerito che il canone potrebbe essere abolito. Si sta pensando di sostituirlo con un modello di abbonamento.
(Continua su The Times)

 

 

 

(Nell’immagine il logo della BBC)