Pubblicato il 26/09/2022, 17:02 | Scritto da La Redazione

Sassoli de Bianchi: La creator economy, un’opportunità da anni

Sassoli de Bianchi: La creator economy, un’opportunità da anni
Il presidente di Upa (Utenti Pubblicità Associati), intervistato da Il Sole 24 Ore si dice convinto della validità degli Influencer nel fare pubblicità in un panorama di incertezza dato dalla crescente inflazione.

Per la marca torna centrale l’ecosistema dei contenuti

Sole 24 Ore Marketing 24, di G. Coll, pag. 17

In un contesto di alta inflazione e di incertezza economica non sarà facile difendere i margini dei prodotti, ma l’investimento sui brand è una delle poche leve per cogliere ogni elemento di ripresa del contesto. Oggi i consumatori stanno attribuendo alle aziende un ruolo ben più ampio del passato, vogliono diventare protagonisti della costruzione della marca e ne valutano con attenzione l’impatto, quello che viene definito brand purpose». Così Lorenzo Sassoli de Bianchi, Presidente Upa, racconta l’evoluzione di un mercato che fa i conti con una contemporaneità che bussa alla porta di coloro che disegnano le nuove strategie di marketing.

Come stanno evolvendo le marche?

Investono quote di budget sempre più significative per comunicare purpose e brand activism, ossia iniziative concrete per la società. Rimangono due elementi ancora aperti: la capacità di misurare il ritorno degli investimenti e le risposte dei consumatori in un periodo di incertezza economica.

La partita si gioca ancora sul contenuti, rispetto a piattaforme e mezzi tecnici?

I contenuti e la creatività rimangono il cuore dell’advertising. Le aziende non vogliono rinunciare al livello di profilazione a cui si sono abituate col digitale – penso al precision marketing – e vogliono estenderlo alla connected Tv, ma dopo alcuni anni torna centrale il contesto editoriale in cui vengono fruiti i messaggi.

La creator economy è davvero un’opportunità?

Lo è già da alcuni anni. Abbiamo assistito ad una crescita esponenziale degli investimenti pubblicitari e ci stiamo rendendo conto che gli influencer non sono solo competitor degli editori nella raccolta pubblicitaria, ma abilitatori di un’innovazione positiva nell’editoria digitale, che sta producendo nuovi introiti per i player più coraggiosi.
(Continua su Il Sole 24 Ore Marketing 24)

 

 

 

(Nella foto Lorenzo Sassoli de Bianchi)