Pubblicato il 20/09/2022, 19:04 | Scritto da La Redazione

Sky, Andrea Duilio: Sky Glass la chiave per aumentare il numero di abbonati

Sky, Andrea Duilio: Sky Glass la chiave per aumentare il numero di abbonati
Il CEO della Tv satellitare di Comcast parla al Sole 24 Ore degli investimenti dell'azienda, delle strategie e della scelta di puntare forte su Sky Glass. Senza nessun rimpianto per il passaggio della Serie A su Dazn.

«Sky, in Italia 1,2 miliardi di euro su contenuti e diritti nel solo 2021»

Il Sole 24 Ore, di Andrea Biondi, pag. 21

«Sky investe in Italia 1,2 miliardi all’anno fra contenuti e diritti». E concentrando il ragionamento solo sui contenuti originali «i 260 milioni messi in campo nell’ultimo anno rappresentano il 30 per cento in più rispetto a tre anni fa», ai tempi del pre Covid. Andrea Duilio, 48 anni, ceo di Sky Italia da settembre dello scorso anno, in questa sua prima intervista da quando è diventato amministratore delegato, risponde così al Sole 24 Ore quando gli si chiede cosa Sky rappresenti oggi in Italia. «Siamo stati media company per mold anni e ora abbiamo cambiato pelle. Siamo una tech media company, con un rapporto molto più “rotondo” con i clienti». Meno tifosi e più famiglie. E quella Serie A andata a Dazn, dopo anni in cui quel ruolo di primattore era stato di Sky, non è più vista come una mancanza esiziale. «Noi abbiamo comunque tre partite a settimana e una ricca offerta di calcio e sport», replica Duilio. «Pensi che oggi abbiamo il churn (il tasso di abbandono, ndr.) più basso di sempre in Sky». Ora la nuova sfida si chiama Sky Glass: la smart tv lanciata la scorsa settimana in Italia: terzo Paese dopo Uk e Irlanda. «È un motivo di orgoglio, che sottolinea la centralità dell’Italia per Sky».

Sky Glass punta dritto sull’utilizzo del wifi come sostitutivo della parabola.Proprio ora, con tanti problemi che si sono verificati sullo streaming, ad esempio delle partite live?

In realtà Sky offre servizi in streaming da oltre dieci anni. E abbiamo implementato le migliori tecnologie per garantire una visione di qualità a tutti i nostri clienti. Trattiamo da sempre materiale live e non abbiamo mai avuto problemi grazie agli investimenti fatti. C’è poi da considerare un aspetto fondamentale.

Quale?

il nostro azionista è Comcast. Poter contare sul know how di una telco così all’avanguardia fa la differenza. Gli investimenti di Comcast in innovazione fanno sì che oggi 75 milioni di clienti utilizzino questo sistema tecnologico e operativo globale, con 5 miliardi di streaming ogni settimana.

Sky Glass può essere, quindi, la chiave per far aumentare il numero degli abbonati?

Io penso proprio di sì. L’ho definita “la Tv che mancava”. È una piattaforma che aggrega le app disponibili, ma offre anche l’integrazione completa di tutti contenuti: dai canali in chiaro di Rai, Mediaset, La7 a quelli dei player come Netflix, Prime Video, Disney+, Rai Play, Dazn, Discovery +, You Tube, oltre ovviamente a quelli dell’offerta Sky. E per fare questo abbiamo chiuso una serie di accordi con ognuno di loro.

Ma mettersi in casa la concorrenza, quella piattaforme Vod che da tempo stanno cercando di fare incetta di clienti paganti per i contenuti video, non è pericoloso?

Noi contiamo evidentemente anche sull’experience. Abbiamo un algoritmo proprietario che consente al cliente di vivere un’esperinza televisiva semplificata e ottimale, grazie anche al comando vocale. E in più ci sono i nostri contenuti e le nostre produzioni originali. Che sono da sempre un elemento di forza.

Lei è arrivato In Sky quando ormai era stato tutto deciso sul diritti della Serie A. Ha avuto paura di trovarsi in una situazione ingestibile?

Ho sempre ammirato Sky come cliente e devo dire che non ho mai avuto percezione di una situazione ingestibile. Invece quel che vedo è un lavoro fatto da una squadra di manager molto forte che ha permesso a Sky di cambiare pelle e di raggiungere un risultato storico: il livello di churn più basso di sempre. Non siamo più solo una media company ma una tech media company.
(Continua su Il Sole 24 Ore)

 

 

 

 

(Nella foto Andrea Duilio)