Pubblicato il 13/09/2022, 19:02 | Scritto da La Redazione

Maria Sole Pollio: Ragazzi, attenti a quello che trovate in rete

«Metto in guardia i giovani dai pericoli della Rete»

Il Tempo, pagina 14, di Carmen Guadalaxara

É un vortice da cui si può uscire solo chiedendosi che persona si ha davvero davanti o, in questo caso, dietro lo schermo e cosa davvero si pensa di meritare per se stessi» – spiega l’attrice e conduttrice radiofonica su Radio 105, Maria Sole Pollio protagonista de «La Bambola di Pezza», un cortometraggio sul tema dell’adescamento online già disponibile su RaiPlay. «Quasi il 60% dei minori presenti sul web viene approcciato da un cyber predatore – continua la Pollio. Quella che raccontiamo con Giancarlo Commare e Claudia Gerini, con la regia di Nicola Conversa è una storia dalla forte valenza sociale che, con linguaggio semplice e fruibile dal più ampio pubblico possibile, racconta di un nuovo tipo di manipolazione. Le fasi in cui si articola questo comportamento criminale prevedono l’instaurarsi di un dialogo emotivo e affettivo nello spazio virtuale e poi la messa in atto di una dinamica di sfruttamento e coercizione nel mondo reale». Maria Sole, classe 2003, ha più di un milione e mezzo di follower su instagram, è la ragazza dai lunghi capelli neri con un viso fresco che da sempre sognava di fare l’attrice. Diplomata, quest’anno al liceo linguistico ha una famiglia solida alle spalle che la consiglia e protegge e «ti ricorda sempre chi sei».

Maria Sole non si è mai trovata in questo tipo di situazione?

«Io no ma per interpretare Mia la ragazza protagonista, ho ascoltato tante storie vere, molto crude da rivivere che mi hanno dato un punto di vista più ampio. 11 cinema è verità e ti rende libera di raccontare. Spero di aver fatto un ottimo lavoro e di aver dato giustizia a tante vittime».

A chi ha paura di raccontare questa esperienza cosa consiglia?

«Alzare la mano e chiedere aiuto è la forma di coraggio più bella che si possa conquistare per se stessi. Oltre a mettere in guardia da un pericolo, questo corto ha lo scopo di far arrivare a quanti più giovani possibile proprio questo messaggio: che sbagliare è umano e normale e che chiedere aiuto per le proprie fragilità è il punto di partenza per una vita nuova».

Lei ha iniziato a recitare a tre anni. Ha realizzato il sogno di essere un’attrice

«La recitazione è sempre stata l’unica certezza, l’unica costante. Non lo so spiegare bene ma so che è una cosa che fa parte di me. Ho sempre avuto la certezza che fosse la mia strada. Mi sono diplomata quest’anno, non mi iscriverò all’università, per ora. Tante cose ancora oggi non sono limpide in me: mi sento in evoluzione. E’ l’età».
(Continua su Il Tempo)

 

 

 

(Nella foto Maria Sole Pollio)