Pubblicato il 25/07/2022, 19:03 | Scritto da La Redazione
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I ragazzi spengono la Tv e accendono Twitch

I ragazzi spengono la Tv e accendono Twitch
Sono sempre di più i ragazzi che, per svagarsi o rimanere aggiornati, abbandonano la Tv tradizionale e accedono a Twitch. La piattaforma di dirette streaming di Amazon che sta facendo nascere una nuova generazione di broadcaster e presentatori.

Generazione Twitch

Login Corriere della Sera, di Federico Cella, pag. 38

Per gli show autoprodotti dagli «streamer» milioni di spettatori, più dei canali tradizionali

Finché invitti gii amici a casa ogni tanto,saper cucinale bene è sufficiente. Ma se apri un ristorante, beh devi diventare uno Chef e presentare un ottimo menù tutti i giorni». La metafora di Homyatol e Panetty è perfetta: se inizi a «strimmare» — neologismo che significa trasmettere in diretta streaming — e sei bravino, riesci a divertirti e a divertire. Ma per diventare uno streamer professionista serve organizzazione e impegno. Serve che Twitch diventi un lavoro. Un lavoro che ha permesso al servizio di Amazon di distribuire nel 2021 un miliardo di dollari di ricavi — raccolti tramite sottoscrizioni, pubblicità e donazioni — a circa un milione di «conduttori tv» casalinghi. II 12% del totale di chi usa la piattaforma per trasmettere le proprie passioni. Nata nel 2007 come Justin.Tv, nel 2011 si trasforma in Twitch, con la specializzazione in videogiochi ed eSports: è il 2014 quando entra in orbita Amazon (per 970 milioni di dollari) e, consolidata la leadership nel settore gaming, Inizia ad aprirsi anche ad altri contenuti. Sempre fatti in casa. «Siamo gli abilitatori di un sogno che pareva impossibile fino a pochi anni fa: la possibilità per ognuno di fare tv e di trasmettere a costo zero in tutto il mondo», spiega Damian Burns, vicepresidente Twitch. Ognuno diventa produttore di se stesso, imprenditori dello spettacolo in miniatura che il weekend del 16-17 luglio si sono ritrovati ad Amsterdam, alla TwitchCon, dove la distanza tra le star e il pubblico si riduce ancora di più e la community del social più dirompente dopo la pandemia (insieme a TikTok) si ritrova per stupirsi dei propri numeri. Ossia almeno 2,5 milioni di spettatori contemporanei in ogni momento della giornata. Ben più delle tv tradizionali.

Negli enormi spazi della fiera il clima, manco a dirlo, è tutta al neon e con musica tambureggiante. In pieno target con i 18-34enni che rappresentano lo zoccolo duro di Twitch. È qui che incontriamo Andrea Hakimi e Simone Panetti, due creator di contenuti che — forti della base che Homyatol aveva creato su YouTube — hannolatto dello streaming un fio. andbe ben pagato. «Ma in  Italia non saremo più di 15-2o a poterci permettere di pagare l’affitto con questo mestiere». Già, perché dei 29 milioni di nuovi canali nati nel corso dell’anno passato — con 15 milioni di nuovi streamer all’esordio — sono ovviamente in pochi a riuscire a emergere, e molti invece a chiudere e diventare spettatori di chi invece ce la fa. È la corsa all’attenzione del pubblico. «E l’unica formula che ha senso condividere è quella di avere il coraggio di essere se stessi davanti alla telecamera», ci spiega Kurolily. Sara Stefanizzi, 36 anni, è una veterana di Twitch: ci lavora da nove anni, quattro per hobby e cinque da professionista. «Di fatto strimmo me stessa, mentre gioco, mentre parlo di un libro o faccio solo quattro chiacchiere con la mia community. Ecco, il successo viene da qui: la mia comfort zone ora è con loro, nel rapporto unico che questa piattaforma ti permette di creare con il pubblico».
(Continua su Login Corriere della Sera)

 

 

 

(Nell’immagine il logo di Twitch)