Il calcio parlato si può guardare solo alla Bobo Tv
Competente, democratica e senza padroni Il meglio del calcio su schermo è “Bobo Tv”
Il Fatto Quotidiano, pagina 9, di Paolo Ziliani.
E alla fine ha vinto, anzi, ha stravinto la Bobo Tv. Che se nel mondo dei programmi sportivi esistessero Champions, scudetto e coppa Italia si sarebbe portata a casa il Triplete. A mani basse. È ufficiale: non puoi essere un appassionato di calcio e non puoi dirti amante del pallone se non hai mai visto la Bobo Tv, il programma in streaming cui danno vita due volte a settimana Bobo Vieri, Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola. Che in comune hanno l’aver vestito a lungo la maglia dell’Inter (Vieri e Cassano anche quella del Milan), ragion per cui si potrebbe credere che di una sorta di “Tele Inter” si tratti, l’ennesimo teatrino di tifo beota con dibattiti sterili e scalcagnati. Invece no.
Che i quattro moschettieri siano tutti ex campioni (Vieri e Cassano) o ex buoni giocatori (Adani e Ventola) dell’Inter lo dimentichi subito: non è andar dietro al tifo che a loro interessa. Tant’è che per tutta la stagione, pur manifestando grande stima per il lavoro compiuto da Simone Inzaghi, l’apprezzamento massimo è stato riservato, anche a lavori in corso, in modo convinto e motivato a Pioli che al Milan stava facendo le nozze coi fichi secchi (alla fine sbaragliando il campo). Alla Bobo Tv interessa una cosa sola: approfondire, con la competenza di chi a pallone ha giocato a lungo e ad alti livelli, l’analisi delle cose di campo.
Perché funziona
Umiliando in quest’ottica, anche per scelta “giornalistica” degli argomenti, ogni altro programma che si occupi di pallone: dall’urticante e imbarazzante Tiki-Taka (Italia1) al pretenzioso e paludato Club di Caressa (Sky) passando per il fatuo e lezioso Supertele (Dazn) e per le liti da cortile delle mille tv private sparse per il Belpaese.
PUNTO 1: Vieri, Adani, Cassano e Ventola conoscono la materia: dinamiche di campo odi spogliatoio, nessuno più di loro è in grado di coglierle, analizzarle, sviscerarle. Punto 2: i quattro della Bobo Tv non hanno padroni cui rendere conto: se pensano ad esempio, come la maggior parte della gente, che il lavoro di Allegri sia stato disastroso e la stagione della Juventus fallimentare, semplicemente lo dicono. E lo spiegano.
Punto 3: Vieri e C. conoscono tutti: e ogni tanto portano in trasmissione fior di personaggi – da Guardiola a Ronaldo il Fenomeno passando per Totti, Del Piero, Nesta – che immancabilmente regalano agli spettatori aneddoti e retroscena che da soli valgono il prezzo del biglietto.
Punto 4: se nei salotti-tv che ben conosciamo si parla (e sempre con il dovuto ossequio) di Juventus, Milan, Inter e poco altro, alla Bobo Tv si parla di tutto e di tutti; di Italiano e di Tudor, di Andreazzoli e di Cioffi, di Juric e di Nicola, persino di Silvio Baldini del Palermo e di Marco Nappi dell’Arzachena che magari non guadagnano 9 milioni l’anno ma sono bravi, lavorano bene e la Bobo Tv ce lo racconta.
(Continua su Il Fatto Quotidiano)
(Nella foto la Bobo Tv)