Pubblicato il 09/03/2022, 18:03 | Scritto da La Redazione

Forza Victoria Cabello!

Forza Victoria Cabello!
La conduttrice ritorna in Tv con “Pechino Express” e ne parla al “Corriere della sera”: «Per via della mia malattia ho passato un periodo molto debilitante: avevo problemi di memoria, non ricordavo molte parole. Ed ero semi paralizzata. Questo mi ha creato non poche insicurezze: non ero più certa di essere in grado anche solo fisicamente di tornare in televisione».

Victoria Cabello: «Grazie all’analisi e all’ipnosi torno in tv dopo tante paure»

Corriere della sera, pagina 49, di Chiara Maffioletti.

Ha segnato più di una generazione, Victoria Cabello. Il suo linguaggio, il suo gusto e la sua ironia avevano portato in televisione qualcosa che prima, semplicemente, non c’era. Veejay per Mtv, poi inviata alle Iene, quindi un’edizione di Sanremo, nel 2006, e ancora Victor Victoria, Quelli che il calcio, X Factor. Infine la scelta di «svuotare un vaso – come definisce lei il lavoro creativo – che dopo quasi vent’anni di carriera stava rischiando di tracimare».

Scelta che si è tradotta in una pausa decisamente lunga dal piccolo schermo. Ora, il ritorno, come concorrente di Pechino Express (al via domani, al debutto su Sky Uno e su Now, condotto sempre da Costantino della Gherardesca), assieme all’amico fraterno, il manager Paride Vitale. «Era la scossa che mi serviva per uscire dalla bolla che mi ero creata», ammette. Sì, perché prima di decidere di tornare in tv, la conduttrice ha dovuto vincere alcune paure. «Per via della mia malattia (per qualche anno ha dovuto lottare contro la malattia di Lyme, ndr) ho passato un periodo molto debilitante: avevo problemi di memoria, non ricordavo molte parole. Ed ero semi paralizzata. Questo mi ha creato non poche insicurezze: non ero più certa di essere in grado anche solo fisicamente di tornare in tv».

Ipnosi e analisi

Convinta però che le carriere migliori si basino sui no, nel mentre ne ha detti parecchi: «Non sono un influencer, non ho bisogno di visibilità. Della tv ho sempre amato la parte autorale, la scrittura dei miei programmi e quindi l’idea di condurre un format, qualcosa che non rappresentasse la mia identità, non mi ha mai allettata. Poi è subentrata la malattia e quindi, di fatto, mi sono isolata e si è creato questo gap. Però mi ha sempre commosso, in tutto questo periodo, il desiderio delle persone di rivedermi in tv».

Cosa l’ha spinta a credere che fosse arrivato il momento per farlo? «Direi l’ipnosi e la mia analista. Seriamente, mi hanno aiutato moltissimo a ritrovare fiducia in me stessa. Penso che certe cose che ho fatto in tv fossero un po’ troppo avanti per l’epoca, ma il mio interesse è sempre stato cercare strade nuove e non conformarmi alle regole. Pechino mi ha fatto ritrovare la voglia di mettermi in gioco. Mi sono buttata e ne avevo bisogno. Mentre giravamo guardavo il lavoro degli autori con ammirazione e ho capito che è quella la parte che mi diverte e mi manca, anche più dell’andare in video». Avere le idee così chiare unite al coraggio per rivendicarle, in tv non è stato sempre percepito come un pregio: «Non sono accomodante e ho sempre dovuto lottare per scardinare certi meccanismi. Ma in certi ambienti non piace quando ti metti a battagliare per quello in cui credi e la sintesi degli altri è che sei una rompipalle. Anche per questo, fino a Pechino Express, non avevo desiderio di tornare in tv».
(Continua su Corriere della sera)

 

(Nella foto Victoria Cabello)