Pubblicato il 22/02/2022, 19:02 | Scritto da La Redazione

Stefano Accorsi: Avrei voglia di fare una commedia

Stefano Accorsi: Avrei voglia di fare una commedia
L’attore debutta su Rai1 con la serie “Vostro onore”, rifacimento di un titolo israeliano, già ripreso negli Usa con grande successo. Un giudice, per difendere il figlio, passa sopra i suoi principi. E Accorsi lo farebbe? Risponde in quest’intervista a “Il Messaggero”.

Stefano Accorsi: «Non sono un eroe ma per i miei figli farei di tutto»

Il Messaggero, pagina 23, di Gloria Satta.

Un thriller che ha sullo sfondo un dilemma morale, un personaggio pieno di luci e ombre tra drammi e colpi di scena: per il suo ritorno in tv, Stefano Accorsi ha indossato la toga di un giudice nella serie Vostro Onore, rifacimento di un successo israeliano già riadattato in America con Bryan Cranston. Diretta da Alessandro Casale e interpretata anche da Remo Girone, Betti Pedrazzi, Matteo Oscar Giuggioli, Barbara Ronchi, la serie andrà in onda su Rai1 dal 28 febbraio.

L’attore, 50 anni, 4 figli (i primi 2 avuti da Laetitia Casta, i più piccoli dalla moglie Bianca Vitali) interpreta un magistrato tutto d’un pezzo: ma per proteggere il figlio che ha investito un piccolo criminale, un giorno precipita in un’escalation di bugie, depistaggi, reati. Un ruolo complesso, tutt’altro edificante che Stefano (il 1° marzo all’Ambra Jovinelli protagonista dello spettacolo di Daniele Finzi Pasca Azul – gioia, furia, fede y eterno amor) incarna con nervosa, coinvolgente intensità.

Può un padre arrivare a infrangere la legge per un figlio?
«Se in gioco è la vita del figlio, la risposta è sì. Difenderla è un istinto primordiale per ogni genitore, anche se il mio giudice non è un eroe e non viene giustificato».
Al posto del suo personaggio, lei come si comporterebbe?
«Dovrei trovarmici. Ma per i miei figli sarei disposto a tutto».
Che tipo di padre è?
«Cerco di esserci. Sono severo se serve, ma mi sforzo di non perdere la confidenza dei ragazzi che vanno dai 15 anni ai 18 mesi. Fare il padre è difficile. Per fortuna mia moglie Bianca è fantastica e mi aiuta tanto, i genitori si fanno in due. Parlo anche per le famiglie omoparentali».
Cosa chiede al futuro?
«Vorrei dormire di più».
Lavora troppo?
«No, ho due bambini piccoli… scherzo, sono felicissimo di essere impegnato su più fronti. Ho appena debuttato con Azul, sono direttore artistico del Teatro della Toscana, sarò nel film Iperinsonnia, ho tanti progetti in pentola. Non abbandono curiosità e passione».

Ha un sogno da realizzare?
«Interpretare una commedia. Ho voglia di divertirmi».
Si sente cambiato ora che ha compiuto i 50?
«Sono molto più sereno e mi diverto come non mi era mai capitato. E ho scoperto che il confronto con gli altri non solo è semplice, ma anche esaltante».
Ha visto Your Honor con Bryan Cranston?
«Sì, e anche la serie originale israeliana. Ma il nostro adattamento ha una forte connotazione italiana perché è basato sui rapporti familiari».
Andrà a votare per il referendum sulla Giustizia?
«Su argomenti così delicati dovrebbero deliberare persone competenti. Ma prima di decidere studierò a fondo la questione e mi consulterò con chi ne sa più di me».
(Continua su Il Messaggero)

 

(Nella foto Stefano Accorsi)