Pubblicato il 04/10/2021, 16:03 | Scritto da La Redazione

Katia Follesa: Vorrei uno spettacolo comico tutto mio

Katia Follesa: Vorrei uno spettacolo comico tutto mio
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: la comica parla della serie “Social Family” in onda su Discovery+ e dei suoi sogni per futuro, dove però per non compare il cinema.

Katia Follesa: «Non sono una modella, preferisco far ridere»

Il Messaggero, pagina 21, di Ilaria Ravarino.

Una Casa Vianello 2.0 con elementi di reality, una buona dose di improvvisazione e una famiglia di comici al centro: la brianzola 45enne Katia Follesa (ex bionda del duo Katia e Valeria), il milanese 47enne Angelo Pisani (del duo Pali e Dispari) e la loro bimba undicenne, Agata. Alla seconda stagione, in onda ogni sabato con due nuove puntate su Discovery+, Social Family – Stories di famiglia è solo uno degli impegni televisivi di Follesa, passata a riscuotere dopo il successo di LOL.

Non le dà fastidio mettere in piazza la vostra vita?
«No. La nostra vita è un Truman Show, siamo abituati a stare in mezzo alla gente. Per lo show seguiamo un copione, ma improvvisiamo anche molto».
E vostra figlia?
«Agata è molto brava. Noi, che abbiamo avuto successo da grandi, viviamo la popolarità con un po’ di vanità. Per lei è normale. Quest’estate hanno cominciato a riconoscere anche lei, a chiederle delle foto».
E voi?
«Fino a poco tempo fa vietavamo la pubblicazione della sua immagine. Avevamo paura che, iniziando le scuole medie, le persone potessero chiederle l’amicizia solo perché fa tv».
Il suo successo lo misura a partire da LOL?
«Ho fatto LOL dopo essere stata sul palco per anni. Al pubblico ha portato una ventata di leggerezza, a me grandi occasioni».

Per esempio?
«Il remake di Tra moglie e marito, che è andato in onda su Real Time. Non avevo mai fatto prima quel tipo di programmi».
Il prossimo passo: il cinema?
«No grazie, lo preferisco da spettatrice. Non penso sarei in grado. Nel campo della comicità vado a colpo sicuro. Se mi mettessi a fare cinema è come se da domani iniziassi a suonare il basso».
Non è ambiziosa?
«Certo. Vorrei avere la credibilità per uno spettacolo comico tutto mio, stralunato e sperimentale».
Sanremo lo farebbe?
«Non sarei nel mio. E poi non mi interesserebbe fare una passerella in vetrina solo per essere giudicata».
Alla prima copertina che ha fatto (su Vanity Fair con Giraud e Guzzanti, ndr), l’hanno giudicata. Le è dispiaciuto?
«Non mi pento di nulla. Quella copertina era una riproduzione artistica della nascita di Venere, e non era fotoshoppata. Io mi sono divertita e lo rifarei».
(Continua su Il Messaggero)

 

(Nella foto Katia Follesa)