Pubblicato il 13/05/2021, 19:02 | Scritto da La Redazione

Ilary Blasi: compie 40 anni, di cui 20 con Francesco Totti

Ilary Blasi: compie 40 anni, di cui 20 con Francesco Totti
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: la conduttrice de “L’Isola dei Famosi” ha appena festeggiato il compleanno, cifra tonda. Metà della sua vita l’ha passata con l’ex capitano della Roma.

Ilary Blasi: «I miei 20 anni d’amore con Francesco»

Oggi, pagina 10, di Alessandro Penna.

La Blasi ha appena soffiato su 40 candeline, ma forse il compleanno più importante è un anniversario: i 20 anni che ha passato con Totti (coincidenza che rende matematicamente ineccepibile una freddura, è cioè che Francesco è davvero la metà di Ilary). Ed è un incanto che due così commoner, per non dire popolani – lei del Portuense, lui di Porta Metronia – siano la vera coppia reale del Paese, come dimostra una lunga serie di indizi: il matrimonio trasmesso in diretta televisiva; la costante e quasi sempre benevola presenza sui giornali patinati; l’impressione, quando pensi ai figli Cristian, Chanel e Isabel, di avere a che fare più con una dinastia che con una famiglia.

È per questo, forse, che, pur incarnandolo al millimetro, nessuno li ha mai accusati di essere uno stereotipo (il calciatore e la velina). È per questo che con loro non è mai stata tentata quella crasi che accartoccia in una sola formula molte coppie dello showbiz: i Ferragnez, i Satteng, persino Brangelina. Primo, perché ciascuno di loro è troppo “forte” per non tenersi addosso il proprio cognome, la propria identità. Poi perché la loro unione non è simbiosi e neppure sintesi, ma un’addizione, un aggiungersi all’altro senza perdere un grammo di individualità.

Come si sono incontrati

L’addizione è cominciata a dicembre del 2001. Totti vede la ragazza dei suoi sogni nei panni della Letterina, rimane folgorato («Voglio sposarla», dice agli amici) e si organizza per conoscerla. Ed è qui che entra in scena Silvia Blasi, la sorella maggiore di Ilary. In questi giorni è all’estero, e non vorrebbe parlare «Sono timida, detesto l’idea di trovare un mio virgolettato su un giornale» ma la sua “deposizione” è troppo importante. È lei ad aver combinato il primo incontro, è lei ad aver posato il primo mattoncino di quell’amore che Francesco, nel post di auguri per i 40 anni della moglie, chiama «la nostra casa». Insistiamo, cede: «È vero, li ho presentati io. E quando presenti un ragazzo a tua sorella, la prima cosa che fai è accertarti che sia una brava persona: e Francesco, nonostante fosse già Totti, era leale, corretto, umile».

La partenza, per il fuoriclasse giallorosso, è ad handicap, perché Ilary è fidanzata, vive a Milano, viene da una famiglia laziale. Soprattutto, è immune al fascino dei calciatori. «Ilary non sapeva nulla di pallone. Non era così fuori dal mondo da non sapere chi fosse Francesco, ma di certo ignorava “cosa” fosse: quel che rappresentava per i romani, l’estasi dei tifosi, l’isteria delle fan. Si è innamorata del ragazzo, non dell’idolo», riassume Silvia. E se le chiedi se è orgogliosa di aver fatto da Cupido, risponde: «Sono felicissima, più che orgogliosa: io non ho il merito di nulla, sono loro che sono andati avanti, che hanno lottato, che sono cresciuti fino a diventare la famiglia che vedete».

Come si sono… sposati

Stefano Quartieri, proprietario dell’Isola del Pescatore, a Santa Severa, ha fornito il fondale per la proposta di nozze. «Dopo due anni che lo conoscevo, e avevo preso confidenza, gli dissi: “Senti, Francé, ora che ti sei fidanzato sappi che se vuoi organizzare qualcosa di speciale, io ho già in mente cosa fare”», racconta. Il via libera arriva la sera dell’8 febbraio 2004: Quartieri sta rientrando da Genova, dove aveva seguito la squadra del cuore (non la Roma, l’Inter), Totti ha appena distrutto la Juventus all’Olimpico. «Mi ha chiamato e mi ha detto: “Stefano, voglio chiederle di sposarmi”».

Così, mercoledì 18 febbraio, l’Isola del Pescatore diventa una magnifica terrazza sul mare, una terrazza sgombra: c’è un solo tavolo apparecchiato, coi petali di rosa e a lume di candela. «Ilary, appena ha visto tutto spento e vuoto, gli ha detto: “Ma dove mi hai portato? Non è che è chiuso? Andiamocene!”». Poi ha visto il tavolo, proprio sotto il Castello. Dice Quartieri: «C’eravamo solo io, il mio gemello Marco e il cuoco: ho portato due coppe di champagne, consegnato un mazzo di rose rosse a Ilary e fatto partire la “loro” canzone, L’emozione non ha voce di Celentano». Seguono quattro ore di cena, «e io credo si siano detti tutto, che abbiano messo lì le basi della loro felicità, della loro durata».

 

(Nella foto Ilary Blasi)