Pubblicato il 15/03/2021, 19:05 | Scritto da La Redazione

La signora Bonolis debutta in Tv, intervistando il marito

La signora Bonolis debutta in Tv, intervistando il marito
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: al via su TimVision “I libri di Sonia”, programma di interviste in venti puntate nato e sperimentato a lungo sul web e traghettato sulla piattaforma streaming da Lucio Presta, agente di Paolo. Che è tra i primi quattro intervistati (gli altri sono Sandro Veronesi, Raul Bova e Francesco Sole).

Sonia Bruganelli: «Adesso debutto in tv, ma lontano da Paolo»

Il Messaggero, pagina 17, di Ilaria Ravarino.

Dopo tre anni di esperimenti in rete, e una presenza social costante e solida, per Sonia Bruganelli – imprenditrice romana di 47 anni, moglie del 59enne Paolo Bonolis e fondatrice con Lucio Presta (manager del marito) delle società sdl2005 e Sdltv – arriva la tv. Non quella generalista, almeno per ora, ma quella in streaming di TimVision, dove da oggi e per 20 puntate guiderà il salotto letterario I libri di Sonia, presentando altrettanti romanzi e i loro scrittori (i primi 4: Sandro Veronesi, Paolo Bonolis, Raul Bova, Francesco Sole).

Da dove nasce l’idea?
«Era un esperimento nato tre anni fa sul web, per parlare in modo leggero di libri. Non si chiama I libri di Sonia per una forma di mitomania, ma perché si tratta di scelte mie, personali. Non sono una critica letteraria».
Com’è arrivata a TimVision?
«Durante il lockdown ho cominciato a fare le dirette de I libri di Sonia: abbiamo visto che funzionava e così abbiamo girato una puntata pilota nello studio della Sdltv. Poi Lucio Presta l’ha presentata a TimVision».
Si sente una conduttrice?
«No. Il mio conduttore ideale ce l’ho in casa e gli rubo soltanto il motto: mai prendersi sul serio. Mi sento serena solo perché parlo di una cosa che conosco: la lettura».
E se ci prende gusto?
«A me non piace condurre, ma fare domande. Non mi reputo una conduttrice. Fare un salotto e condurre sono due cose diverse. Sono soddisfatta se gli ospiti si sentono a loro agio e si aprono».

Da imprenditrice e produttrice: cosa vede nel futuro della tv?
«La tv sta cambiando. Oggi non bisogna solo attirare l’attenzione del pubblico, ma anche mantenerla. Stiamo andando verso una tv da vedere mentre si fanno altre cose. Il conduttore alla Bonolis o Amadeus è una realtà destinata a finire con gli ultimi grandi uomini del piccolo schermo».
Nessun erede tra i giovani?
«Stefano De Martino. Nasce sul web, ma ha la stoffa della vecchia scuola».
Sanremo 2021: promosso?
«Fare un Sanremo senza ospiti e pubblico io non oso nemmeno immaginarlo, deve essere stato un incubo. Ho notato la differenza fra i cantanti giovani, che spaccano in radio, ma che in tv rendono di meno, e i più grandi come Berti o Vanoni, che su quel palco fanno spettacolo a 360 gradi».
Vi siete sentiti con Amadeus?
«Attraverso Presta. Sanremo l’abbiamo sempre visto, è un fenomeno mediatico e un orologio dei tempi».

Se Bonolis andasse a Sanremo lei farebbe come Giovanna Civitillo (la moglie di Amadeus, ndr)? Lui al festival e lei al Prima Festival?
«No, non ne sarei in grado. Giovanna ha conosciuto Amadeus che già faceva la tv, e quello è sempre stato il suo mondo. Io ho conosciuto Paolo durante una telepromozione, ma facevo tutt’altro. Potrei accettare se mi chiedesse di intervistare qualcuno, o parlare di libri».
Bonolis l’ha mai raccomandata?ì
«Quando l’ho conosciuto avevo 23 anni e una laurea in tasca in scienze della comunicazione. Certo, Paolo mi ha aiutata a entrare in una redazione e iniziare. Ma ho lavorato sodo. Le opportunità, se hai la possibilità, arrivano. Il difficile è mantenerle, con la gente che sta là ad aspettare che sbagli».
E lei l’ha raccomandato per il libro?
«Mentre scriveva il libro mi ha chiesto di invitarlo. Gli ho risposto: dipende, se mi piace».

 

(Nella foto Sonia Bruganelli)