La Televisione? Preferisco pagarla
La Tv on demand fa il pieno di abbonati
Il Sole 24 Ore, pagina 8, di Andrea Biondi.
Che quel passaggio dell’autunno 2015 – il lancio in Italia di Netflix – rappresentasse un punto di svolta per il mondo della Tv e dell’audiovisivo tricolore, lo si era facilmente intuito. I numeri, ora che è anche passato un po’ di tempo, restituiscono però con sempre maggiore chiarezza il crescente appeal di Netflix e Co. Ma c’è una particolarità. Nessuno perde in questo 2020 squassato da pandemia e lockdown. Tv tradizionale e video on demand hanno dimostrato che possono anche crescere insieme. Certo, le condizioni sono e sono state eccezionali. Ma per ora è andata così.
Abbonamenti in crescita
I numeri sull’avanzata delle piattaforme di video on demand (Vod) in Italia arrivano da EY, all’interno di un’analisi in collaborazione con Fastweb e Discovery. Di questi temi si parlerà anche nel corso dell’EY Capri Digital Summit, 8 e 9 ottobre, che si l’incremento è evidente anche nel breve: fra gennaio e luglio, anche grazie al lockdown evidentemente, +2 milioni di utenti; +1,5 milioni di abbonamenti e +700 mila sottoscrittori.
L’avanzata dei Vod «Nei prossimi mesi – commenta Andrea d’Acunto, Med Telco, Media e Technology Sector Leader di EY – ci aspettiamo una ripartenza di tutte le piattaforme sportive, che durante il lockdown hanno sofferto in termini di sospensioni e disdette degli abbonamenti. È importante, inoltre, consolidare nuove partnership strategiche tra i diversi provider video Ott per promuovere così, all’interno di un’unica offerta, i molteplici contenuti disponibili sulle diverse piattaforme».
Servizio e facilità d’uso, dunque, come armi per farsi spazio in un mercato a livello europeo che secondo l’ultima indagine di It Media consulting sarà in crescita media annua del 13% fra 2019 e 2023 per arrivare a 12,26 miliardi di giro d’affari alla fine del periodo. Lo Svod (quello con abbonamenti) sarà all’84% del totale e preponderante sul Tvod (il modello di Chili per intendersi, in cui si paga per quello che si vede).