Pubblicato il 20/07/2020, 17:33 | Scritto da La Redazione

E se alla Casa Bianca fosse andato un nazista?

Stelle, strisce e croci uncinate

La Gazzetta del Mezzogiorno, pagina 13, di Nicoletta Tamberlich

La serie si apre con immagini di archivio in bianco e nero, in primo piano il volto inquietante di Hitler, le marce con centinaia e centinaia di persone al- lineate perfettamente, in divisa, per poi diventare a colori e spostarsi su un primo piano di un piccolo vicolo di quartiere dalle sfumature calde, con la scritta 1940 e allargarsi fino quasi a focalizzare l’immagine di un gessetto sull’asfalto, per ritornare subito a grandezza naturale: un gruppo di ragazzini, di 10-12 anni, vestiti con i classici abiti dell’epoca (pantaloncini corti e magliette) giocano disegnando sull’asfalto i nomi di vari Paesi, Italia, Germania, Inghilterra, «A chi vuoi dichiarare guerra?».

Se le elezioni presidenziali americane del 1940 avessero visto contrapposti Franklin D. Roosevelt e Charles Lindbergh, l’aviatore eroe con simpatie naziste e razziste, e fosse stato quest’ultimo a prevalere? L’America della Seconda guerra mondiale di fronte a un bivio decisivo per le sorti del mondo intero: uno dei capitoli cruciali della storia degli Stati Uniti completamente riscritto dall’inquietante ucronia di Il complotto contro l’America, che debutterà su Sky Atlantic e Now Tv il 24 luglio, quando tutti i sei episodi della serie saranno disponibili anche on demand.

L’adattamento televisivo targato Hbo del capolavoro omonimo del Premio Pulitzer Philip Roth, fumato da David Simon ed Ed Burns racconta la nascita di un’America filonazista in cui proliferano antisemitismo e populismo. La serie riscrive la storia degli Stati Uniti seguendo dal punto di vista dei Levin, una famiglia ebrea di Newark, New Jersey (nel romanzo i Roth, appunto), l’ascesa politica di Charles Lindbergh, figlio di immigrati svedesi e aviatore-eroe noto in tutto il mondo per la sua traversata in solitaria dell’Oceano Atlantico e per le sue simpatie per il nazionalsocialismo. La vittoria del primo potrebbe comportare un’effettiva entrata in guerra, mentre la vittoria del secondo significherebbe il mantenimento della neutralità. Nonostante le sue uscite in odore di xenofobia e populismo, è Lindbergh a vincere: l’America resta neutrale, il Paese si sposta nettamente verso destra e l’antisemitismo cresce e si diffonde a macchia d’olio anche nella più grande democrazia del mondo arriverà a legare a doppio filo il destino degli Stati Uniti d’America a quello della Germania di Hitler. Nel cast Winona Ryder, Zoe Kazan, Morgan Spector e il pugliese John Turturro.

 

 

(Nella foto Il complotto contro l’America)