Che fatica (e che business!) essere la signora Obama
Da Chicago alla Casa Bianca, la storia di un “divenire”
Il Fatto Quotidiano, pagina 22, di Federico Pontiggia
Ovvietà: «Essere laFirst Lady è stato il più grande onore della mia vita». Identità: «Vengo dal South Side di Chicago, non serve sapere altro». Consapevolezza: «Per molti io e Barack eravamo una provocazione». Concomitanza: «Io sono la ex First Lady degli Stati Uniti e anche la discendente degli schiavi». Sorpresa: «Capisco chi ha votato Trump e chi non ha votato». Futuro: «C’è un altro capitolo che mi aspetta là fuori». Tutte le religioni monoteiste hanno un libro, e quella di Michelle Obama non fa eccezione: Becoming, il memoir best-seller del 2018. Oltre ai dieci milioni di copie vendute c’è di più: un tour di presentazione di enorme successo, con 34 date – partenza da Chicago nel novembre 2018 fino a toccare l’Europa ed eco duratura. Occasione troppo ghiotta per non sfociare in un documentario: diretto da Nadia Hallgren, l’omonimo Becoming arriva domani 6 maggio sulla piattaforma Netflix, con cui gli Obama nel maggio 2018 hanno firmato un contratto pluriennale per la realizzazione di serie, doc e reportage tramite la loro Higher Ground Productions.
Il consenso
La costruzione del consenso, se non l’agiografia, detta ogni inquadratura, ma i motivi di interesse non latitano. Per esempio, la musica: se già il libro poteva vantare una soundtrack ad hoc, The Michelle Obama Musiaqualogy, creata da Questlove, qui Barack raggiunge la consorte on stage paragonandosi a Jay-Z con Beyoncé, mentre Michelle ascolta Drake, The Weeknd e Kendrick Lamar (Pray for me), Frank Ocean (Godspeed). L’avvenire da dj è assicurato, la metafora musicale rivendicata: “Sono totalmente io, unplugged per la prima volta”. Tra palco e realtà, intervistatori illustri (Oprah Winfrey, Stephen Colbert) e platee estatiche, staff (in netta prevalenza bianco) e pubblico (a stragrande maggioranza nero), Becoming inquadra un gigantesco book tour nato “per riflettere su cosa mi è accaduto”, con una certezza: “Non si tratta di tornare alla strada precedente, ma di crearne una nuova”. S’intende, senza eludere roots e famiglia: la madre e il padre adorato morto troppo presto di sclerosi multipla, il fratello che le faceva ombra, almeno nel cuore di mammà.
(Nella foto Michelle Obama)