Oggi in edicola: è partita la campagna mostruosa di lancio di Disney Plus

Collegare Disney Plus non è faticoso per un gigante

The New York Times, pagina 1, di Brooks Barnes.

Tom Bergeron, il conduttore del reality show della ABC Dancing With the Stars, ha guardato in telecamera all’inizio di un episodio a tema Disney e ha fatto un lancio pubblicitario un po’ forzato. Disney Plus, il nuovo servizio di streaming, sta arrivando il 12 novembre, ha detto ai sette milioni di persone che guardavano a casa. Con la voce che si alza, ha aggiunto: «È disponibile per te pre-iscriviti adesso!». In quel momento, i dipendenti Disney Plus, guardando la trasmissione in diretta dal quartier generale della Disney a Burbank, in California, sono scoppiati in un applauso. Alla fine della trasmissione di un’ora, avevano le mani doloranti. Bergeron ha citato il servizio più e più volte.

Qualsiasi cosa per un fratello aziendale: ABC, che è di proprietà di Disney, ha suonato le trombe per Disney Plus come parte di un’offensiva pubblicitaria in tutto il Regno – Ricky Strauss, presidente per i contenuti e il marketing di Disney Plus, ha descritto come «una campagna sinergica di una portata che non ha precedenti nella storia della Walt Disney Company». Questa è una giusta affermazione dato il gusto con cui la Disney si avvicina tipicamente alle promozioni incrociate. Due anni fa, quando la Disney ha svelato i piani per una piattaforma video in stile Netflix, Robert A. lger, amministratore delegato, aveva fatto un coraggioso annuncio: «Lanceremo alla grande e lanceremo a caldo, ha detto».

(Nell’immagine il logo di Disney Plus)