Pubblicato il 24/09/2019, 14:32 | Scritto da La Redazione

Ascesa e caduta di Calisto Tanzi: il re della Parmalat raccontato su Crime+Investigation

Il Crac Parmalat andrà in onda martedì 24 settembre alle 22 su Crime+Investigation (Sky canale 119).

Il 27 dicembre del 2003 Calisto Tanzi, creatore del colosso alimentare Parmalat, varca le porte del carcere milanese di San Vittore. Un gruppo da sette miliardi di euro è andato in briciole, sparito, dissolto, assieme ai soldi di migliaia di piccoli investitori. Un impero che da decenni fa fortuna in mezzo mondo scoppia come una bolla di sapone, lasciando tutti a bocca aperta davanti ad una miriade di società offshore fasulle e di conti truccati. Il documentario Il crac Parmalat in onda martedì 24 settembre alle 22.00 su Crime+Investigation (in esclusiva su Sky al canale 119 ), ripercorre l’intera parabola di Calisto Tanzi, dai suoi inizi negli anni ‘60 nel piccolo laboratorio di salumi del padre a Collecchio fino al drammatico finale, raccontando come, tra innovazioni di prodotto, intuizioni del suo pubblicitario Domenico Barili e slanci coraggiosi, Calisto Tanzi è partito dalla provincia parmense per conquistare il mondo.

Una vicenda che arriva da lontano

Lo speciale ripercorre i momenti più importanti della crescita dell’azienda: il grande debutto è l’intuizione di un nuovo materiale per la prima volta utilizzato per distribuire il latte in modo moderno con un involucro leggero e comodo, il tetrapack. Per la campagna pubblicitaria centinaia di confezioni di latte vengono lanciate da un aereo lungo le spiagge della Versilia, mentre dei furgoni li distribuiscono sul lungomare. La gente lascia i lettini sulla spiaggia e accorre.

Ma è solo l’inizio. Tanzi scopre il metodo UHT, che consente la lunga conservazione del latte, e stravolge ancora una volta il mercato innovando i consumi degli italiani. In cinque anni raggiunge con mille furgoncini tutta Italia e nel 1973 Parmalat fattura già venti miliardi di lire. Nel 1975 una nuova grande idea, associare il marchio dell’azienda alle grandi competizioni sportive: si comincia in grande, con la sponsorizzazione della Coppa del mondo di sci in Valgardena e con la Formula 1: Niki Lauda diventa l’uomo immagine della Parmalat. In breve arrivano ancora grandi trovate pubblicitarie per prodotti allora altamente innovativi: la panna da cucina nel piccolo tetrapack, o la passata
di pomodoro pubblicizzata con il claim O così o Pomì fanno il giro del mondo.

Mentre l’azienda cresce a dismisura, arrivano anche gli investimenti sbagliati come l’acquisto di Odeon Tv, nata per
lanciare la sfida alle TV di Berlusconi, che in realtà produce ingenti perdite. L’incidente del 1986 alla centrale nucleare di Chernobyl, che porta a verifiche sui pascoli di tutta Europa per il rischio di contaminazioni con conseguente calo delle vendite di latte, rappresenta un ulteriore colpo. Schiacciato dai debiti, davanti alla scelta tra cedere tutto alla multinazionale Kraft oppure resistere, Tanzi non si arrende, punta sull’ingresso in Borsa e ricomincia una nuova avventura su scala globale. Siamo agli anni ’90. Tanzi è un uomo d’affari cosmopolita ma, al tempo stesso, fedele al mondo emiliano: con l’acquisto della squadra di calcio di Parma spera finalmente di conquistare il consenso ed il rispetto della città al pari di Pietro Barilla, suo eterno rivale. Sotto di lui il Parma calcio trionfa in Europa e lotta per lo scudetto.

Il crollo

All’apparenza Tanzi è il personaggio perfetto al quale affidare il denaro dei piccoli risparmiatori, ma non è tutto ora quel che luccica. Dietro ai successi si accumulano ingenti debiti. Per pagarli, spesso si ricorre all’emissione di bond. Nei primi anni 2000 arriva il crollo. La bancarotta finale svela un crac miliardario con effetti devastanti su Parma e su migliaia di piccoli risparmiatori nel mondo.

Il documentario si avvale di interviste ai protagonisti della vicenda giudiziaria, tra i quali l’ex pubblicitario della Parmalat Domenico Barilli, Antonio Martino, ex ufficiale della Guardia di Finanza, Stefania Chiaruttini, consulente della Procura di Milano, ma anche dei giornalisti Gabriele Romagnoli e Vittorio Malagutti, Mauro Coruzzi alias Platinette e Giovanni Salvarani (appartenente alla dinastia delle omonime cucine) che ricostruiscono non solo la
vicenda giudiziaria, ma anche il complesso rapporto di Tanzi con la città, i collaboratori, i familiari.

Il crac Parmalat è una produzione FremantleMedia Italia per A+E Networks Italia. Alessandro Garramone è il curatore, mentre il regista è Giampaolo Marconato. Gli autori sono Alessandro Falcone e Gian Piero Palombini.

 

(Nella foto Calisto Tanzi)