Pubblicato il 12/01/2019, 17:00 | Scritto da Carlo G. Lanzi

History racconta questa sera i nove lunghi mesi che sconvolsero la vita di Cassino

Diretto da Fabio Toncelli e scritto con la consulenza dello storico Livio Cavallaro, il documentario ripercorre i momenti salienti dei nove mesi di assedio a Cassino.

A settantacinque anni da una delle battaglie più famose combattute in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, il documentario Cassino, 9 mesi all’inferno, in onda oggi alle 21.00 su History  ricostruisce i retroscena politico-militari della campagna militare anglo-americana in Italia nell’inverno del 1944, i drammatici errori dei comandi e le reciproche diffidenze nello schieramento alleato. Diretto da Fabio Toncelli e scritto con la consulenza dello storico Livio Cavallaro, il documentario ripercorre i momenti salienti dei nove mesi di assedio a Cassino. Il suo territorio, proprio sulla Linea Gustav che tagliava l’Italia in due, fu a lungo conteso dagli eserciti alleati in marcia verso Roma ai soldati tedeschi. In attesa dello sbarco in Normandia, il compito assegnato agli alleati in Italia era tenere impegnata la macchina bellica nazista, a qualunque costo e il più a lungo possibile. E questo segnò il destino di Cassino. Dall’attacco a Monte Lungo a quello al fiume Rapido, fino al bombardamento dell’Abbazia benedettina, è un susseguirsi di operazioni militari definite dagli stessi protagonisti suicide o spesso basate su presupposti errati. Scontri che costano 50.000 morti al contingente multinazionale delle Forze Alleate, 20.000 caduti tra i soldati tedeschi e migliaia di vittime tra i civili.

Grazie a inediti documenti d’archivio contenenti le clamorose dichiarazioni di Churchill e Eisenhower sulle finalità e sul successo della campagna di Cassino, alle testimonianze dei soldati e ai racconti dei civili, Cassino, 9 mesi all’inferno, ricostruisce il caos che regnò in quei mesi drammatici.

Carlo G. Lanzi

(nella foto l’abbazia di Cassino)