Pubblicato il 02/10/2018, 18:05 | Scritto da Paolo Madeddu

Cose di classifica – Thegiornalisti, idoli dei nostalgici

Il nuovo album Love dei Thegiornalisti non sfonda su Spotify

Il numero uno nella classifica degli album, Love dei Thegiornalisti, ha caratteristiche non del tutto previste. Malgrado il gruppo sia stato a lungo circondato da un enorme alone di popolarità, soprattutto sui social network, a partire da Completamente (46mo brano italiano più trasmesso nel 2016, n.54 nella classifica dei singoli di quell’anno) e goda di fama trasversale, grazie anche alla propensione per la canzonetta da spiaggia (Riccione, la loro hit del 2017, è rientrata in top 100 anche nel giugno di quest’anno e ne è uscita a metà agosto), il sospirato primato nelle charts pare posizionarne il pubblico più tra gli over 30 che tra i giovani.

Il confronto col precedente n.1 in classifica, Gué Pequeno, può aiutare a capire: la settimana scorsa il suo album Playboy era stato spinto in vetta sia dalle copie fisiche (il cd), che dagli ascolti delle singole canzoni sulle piatta

Thegiornalisti

forme di streaming, tutte ampiamente sopra il milione – grazie ai quali il rapper milanese ha letteralmente invaso l’intera top 5 dei cosiddetti singoli.Nel caso del gruppo romano, accanto al singolo Felicità puttana, uscito quattro mesi fa per il proficuo mercato dei tormentoni, solo un altro brano di Love è riuscito a entrare in top 10, al n.9 ed è New York, singolo uscito tre settimane or sono. I pezzi nuovi dell’album non raggiungono il milione, il più ascoltato è stato con 700mila clic Zero stare sereno, issatasi al n.26. Poco sopra i 500mila ascolti c’è Love, che è arrivata al n.45, poi intorno ai 300mila ci sono L‘ultimo giorno della Terra (n.79), Controllo (n.88), Una casa al mare (n.94). Overture, Dr. House e Milano Roma sono rimaste completamente (pardon) fuori dalla top 100.

Del resto un’occhiata ai dati di Spotify testimonia che la traccia di apertura del disco, Overture, ha totalizzato poco più di 200mila ascolti: sono pochini e non solo nel confronto con l’attuale n.1 dei singoli (Salmo con 90min, oltre 6 milioni di ascolti), ma anche con le hit ottenute finora da Thegiornalisti: Riccione (esclusa dal disco), Felicità puttana e Questa nostra stupida canzone d’amore, che hanno superato i 20 milioni.

La conclusione che se ne trae è che Thegiornalisti sono un gruppo da singoli più che da album. E del resto, malgrado un’attenzione mediatica particolarmente insistita per un nome indie (per quanto legato alla storica Carosello), il precedente Completamente Sold Out non era mai riuscito a entrare in top 10. Viceversa, a mettere al n.1 Love questa volta è stato evidentemente il vecchio compact disc, venduto soprattutto nei cinque firmacopie nei megastore di Roma, Milano, Palermo, Napoli e Padova, ma anche tra supermercati e autogrill. Un successo anni ’80, inappuntabile per un gruppo il cui cantante in ogni intervista ribadisce il suo amore per quel decennio. Ci sono molti adulti nostalgici là fuori, e Thegiornalisti lo sanno.

 

Paolo Madeddu

 

(Nella foto i Thegiornalisti)