Pubblicato il 22/07/2018, 13:01 | Scritto da La Redazione

I am a killer: il racconto del braccio della morte americano sbarca su Crime+Investigation

I am a killer: il racconto del braccio della morte americano sbarca su Crime+Investigation
Sbarca su Crime+Investigation la serie in dieci episodi realizzata da Sky Vision Productions, Crime+Investigation e Netflix, I Am A Killer - Nel braccio della morte in prima visione assoluta da domenica 22 luglio alle 22.00 sul canale 119 di Sky.

Su Crime+Investigation arriva la serie in 10 episodi che scava nella mente avvincente di un assassino e spiega la complessità di molti casi di omicidio 

Sbarca su Crime+Investigation la serie in dieci episodi che punta i riflettori sulla storia di alcuni condannati a morte realizzata in partnership da Sky Vision Productions, Crime+Investigation e Netflix, I Am A Killer – Nel braccio della morte in prima visione assoluta da domenica 22 luglio alle 22.00 sul canale 119 di Sky.

Ogni episodio di un’ora racconta la storia di un detenuto condannato per omicidio capitale; nel primo episodio si parla di Kenneth Foster, condannato a morte perché guidava l’auto sulla quale fuggì un amico che aveva appena ucciso un giovane in un tentativo di furto.

Nello Stato del Texas, dove è avvenuto l’omicidio, la legge permette di condannare alla pena capitale anche i complici. Un caso spinoso e controverso, molte manifestazioni e campagne d’opinione sono state promosse negli Stati Uniti a riguardo. Gli attivisti contro la pena capitale che hanno seguito il caso sottolineano come il condannato, nero, povero e proveniente da una famiglia disastrata, non fosse in grado di pagarsi i buoni avvocati che l’avrebbero scagionato.

Kenneth, dopo aver passato del tempo nel braccio della morte racconta gli eventi che l’hanno portato a commettere quel crimine, sa di aver sbagliato, ora non rischia più la vita ma non chiede la libertà, vuole pagare per quello che ha fatto poiché ha permesso al suo amico di uccidere un uomo e di rapinare altre persone. Vorrebbe però una riduzione di pena.

Tra gli altri condannati c’è Miguel Martinez: è diventato il più giovane condannato del Texas nel 1992, quando aveva 17 anni. Miguel ricostruisce dettagliatamente il caso dal proprio punto di vista, riflettendo sulla propria esistenza dietro le sbarre in attesa dell’esecuzione.

Un racconto drammatico e senza filtri. Ma veritiero? Per avere un quadro il più completo possibile la serie dà la parola alla controparte legata alla vittima: interviste ai familiari, ai giudici, alle forze dell’ordine, per fornire una diversa prospettiva.

(nella foto la locandina di I am a killer)