Cibo nostro: la mafia nel piatto: su History il giro d’affari sulla contraffazione del Made in Italy
Il prodotto più contraffatto è l’olio d’oliva, spesso realizzato usando una mistura di olio di colza, foglie di spinaci e spezie; segue il pesce surgelato panato, la frutta secca macinata, la mozzarella, persino i biscotti
Arriva il 16 luglio alle 21.50 in esclusiva su History (canale 407 di Sky) una nuova inchiesta sull’attualità targata History Now: Cibo nostro: La Mafia nel piatto. Il giro d’affari che ruota intorno alla contraffazione del cibo Made in Italy è in crescita sia sul mercato italiano sia su quello internazionale; solo in Italia il giro d’affari ammonta a 15 miliardi di euro all’anno e le organizzazioni criminali italiane hanno deciso di presidiare questo settore redditizio con le stesse modalità con le quali si spaccia la droga: investono in imprese agroalimentari che usano materie prime di dubbia origine, non rispettano le norme igienico-sanitarie, pagano miseramente i propri dipendenti e forniscono dati falsi in etichetta.
Il prodotto più contraffatto è l’olio d’oliva, spesso realizzato usando una mistura di olio di colza, foglie di spinaci e spezie; segue il pesce surgelato panato, la frutta secca macinata, la mozzarella, persino i biscotti. Sugli scaffali dei negozi, in tutta Europa, possono arrivare prodotti dalla qualità scadente: non hanno nulla a che vedere con il vero cibo Made in Italy e mettono a repentaglio la salute dei consumatori, alterando la libera concorrenza e danneggiando i tantissimi imprenditori onesti.
Lo speciale si avvale dei contributi di Luca Veglia, Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressioni frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), di Giulio Rubino, giornalista esperto di criminalità organizzata, e di Chris Vansteenkiste della Europol, l’ufficio di polizia europeo che da 20 anni coordina la lotta alla criminalità organizzata in Europa e che dal 2011 coordina l’operazione Opson, finalizzata proprio alla lotta alle frodi alimentari.