Pubblicato il 28/05/2018, 19:30 | Scritto da Gabriele Gambini

Master of photography alla terza edizione, Oliviero Toscani: La fotografia è il mezzo più democratico che esista

Master of photography alla terza edizione, Oliviero Toscani: La fotografia è il mezzo più democratico che esista
Il talent show, produzione originale Sky Arts Production Hub con B/Arts, va in onda dal 29 maggio per 8 puntate, tutti i martedì alle 21.15 su Sky Arte HD (canali 120 e 400 Sky).

100.000 euro di premio per il vincitore e l’opportunità di affiancare Toscani nella sua Fabrica

Dice bene Oliviero Toscani, che di Master of Photography è storico giudice fin dalla prima edizione: «La fotografia, oggi, è il mezzo più democratico esistente. Tutti, nell’era social, hanno scattato almeno una foto, una volta nella vita. Per questo il mestiere è cambiato nel tempo. Scattare una foto significa condensare l’essenza di una storia in un’immagine. Come se fosse un film. E richiede, per farlo in modo professionale, l’eccellenza in diversi campi d’azione multidisciplinari: grafico, tecnico, di scrittura».

Il talent show, produzione originale Sky Arts Production Hub con B/Arts, prova a raccontarlo, questo percorso verso la professionalità multidisciplinare. La terza edizione va in onda dal 29 maggio per 8 puntate, tutti i martedì alle 21.15 su Sky Arte HD (canali 120 e 400 Sky) in contemporanea in 5 Paesi: Italia, Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria. La prima edizione, quella che lanciò il formato, è attualmente in onda in Cina e Brasile, a testimonianza delle istanze non solo democratiche, ma anche globali, che si carica sulle spalle la fotografia come mezzo espressivo.

Ad affiancare Oliviero Toscani in giuria, Mark Sealy, curatore e presidente dell’associazione Autograph ABP, e Elisabeth Biondi, storica visual editor del New Yorker. Sarà loro il compito di saggiare le qualità, mostrate in diverse prove a difficoltà crescente, di dieci concorrenti selezionati con una chiamata a raccolta internazionale: Paolo Barretta, Federica Belli, Wayne Crichlow, Nora Kabli, Alex Liverani, Susanne Middelberg, Monika Milewska, Danyelle Rolla, Flint Stelter, Marietta Varga.

In ogni puntata, un ospite di prestigio interverrà dando man forte nelle valutazioni: dal guru della fotografia Sebastiao Salgado a Franco Pagetti, da Tomas Van Houtryve a Christopher Morris. E poi Jessica Dimmock, Joachim Ladefoged, Flora Borsi, Gary Knight.

Se, come spiega Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte, l’impianto narrativo che rende appetibile il programma sta anche nella capacità mostrata dai partecipanti di sviluppare le proprie idee su temi assegnati di puntata in puntata, per Oliviero Toscani questa è la forza, ma anche il limite di raccontare la fotografia in televisione: «Sviluppare una tematica assegnata da terzi permette al concorrente di mostrare le proprie doti di esecutore creativo, ma nel futuro mi piacerebbe vedere gli aspiranti fotografi mettersi alla prova con tematiche proposte da loro stessi».

Nell’attesa, resta il premio in palio, invero succulento: 100.000 euro e l’opportunità di affiancare Toscani nella sua Fabrica. È lui stesso ad annunciarlo in anteprima, un po’ come quando gli chef annunciano l’ingaggio nel loro ristorante del vincitore di un talent gastronomico. Ma guai a fare un raffronto del genere. «Fotografare è molto più impegnativo che cucinare. Soprattutto, un’immagine fin dall’antichità non è solo qualcosa di efficace sensorialmente o esteticamente. Ha a che fare col racconto della condizione umana».

Gabriele Gambini

(nella foto, Oliviero Toscani, Mark Sealy e Elisabeth Biondi)