Pubblicato il 10/04/2018, 14:02 | Scritto da Tiziana Leone
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Tutta la verità debutta questa su Nove con l’analisi minuziosa della strage di Erba

Con un approfondito lavoro di ricerca, il programma racconta i casi seguendo rigorosamente la cronologia dei fatti e non per come sono stati trasmessi agli atti o trattati dai media

Debutta oggi sul NOVE alle ore 21.25, il primo dei due speciali di Tutta la verità, la serie originale italiana di true crime che ricostruisce due dei più controversi e clamorosi fatti di cronaca del nostro Paese: la strage di Erba e il delitto di Avetrana. Grazie a un accurato e approfondito lavoro di ricerca, il programma racconta i casi dall’inizio ad oggi, seguendo rigorosamente la cronologia dei fatti per come sono realmente accaduti e non per come sono stati trasmessi agli atti o trattati dai media.

Particolare attenzione è stata posta ai primissimi giorni dell’indagine, alla raccolta delle prove, delle testimonianze e delle confessioni. Un elemento che offre al telespettatore uno sguardo nuovo, libero dal clamore del processo mediatico, su avvenimenti solo apparentemente noti.Un meticoloso e attento lavoro per rimettere in fila tutti i tasselli di un puzzle complesso, attraverso interviste esclusive ai testimoni, fascicoli processuali e documenti originali d’indagine, prezioso materiale di repertorio inedito, intercettazioni, interrogatori e ricostruzioni sul campo dei fatti raccontati dalla viva voce dei protagonisti e testimoni della vicenda.

Nella prima puntata di stasera verrà analizzata la Strage di Erba , il brutale eccidio che ha sconvolto il comune lombardo nel dicembre del 2006 e per il quale sono stati riconosciuti colpevoli e condannati in via definitiva i coniugi Rosa Bazzi e Olindo Romano, vicini di casa delle vittime.  La produzione è andata a Tunisi per intervistare Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre di Youssef Marzouk, uccisi insieme alla madre di lei, Paola Galli, e alla vicina di casa Valeria Cherubini.Indicato inizialmente come colpevole a causa dei suoi precedenti penali, Marzouk ha sempre espresso dei pesanti dubbi riguardo la colpevolezza di Rosa e Olindo. E non è il solo. Ed è proprio attraverso le sue parole che il programma inizia a ripercorrere le varie fasi della vicenda e le analizza, con il contributo di alcune testimonianze inedite dei conoscenti della coppia, del racconto del maresciallo Comandante della Stazione dei Carabinieri di Erba incaricato delle indagini e delle immagini originali relative al caso: l’appartamento che va a fuoco; la macabra scoperta dei cadaveri e del vicino di casa Mario Frigerio, marito della Cherubini, gravemente ferito alla gola; l’iniziale caccia all’uomo contro Azouz immediatamente additato dai media come il colpevole, poi scagionato; i suoi precedenti screzi in carcere con alcuni esponenti della malavita locale e i suoi turbolenti trascorsi negli ambienti dello spaccio.

Tutta la verità ripercorre le zone d’ombra, i punti interrogativi legati alla strage, cercando di rispondere ad una domanda cruciale: la sentenza è andata davvero al di là di ogni ragionevole dubbio, come chiede l’ordinamento del nostro Paese? O si è scelta la strada più semplice e più mediatica?

 

Tiziana Leone

 

(Nel foto Azouz Marzouk)