Pubblicato il 04/09/2017, 19:30 | Scritto da Gabriele Gambini

Andrea Delogu: Parla con lei 2, mio marito, Stracult e La Corazzata Potemkin

Andrea Delogu: “Parla con lei 2 è più pepato dell’edizione precedente, abbiamo inserito elementi divertenti e scanzonati”

Chiedete ad Andrea Delogu informazioni sul suo primo appuntamento col marito Francesco Montanari. L’aneddoto è spassoso: «Mi ha invitato a cena, ha ingaggiato un mago per intrattenermi, nel frattempo lui, per smorzare la tensione, si è ubriacato, e il mago ha tentato di broccolarmi, lasciandomi il numero di telefono. Fu un appuntamento in cui andò tutto storto, così storto che si trasformò nell’appuntamento perfetto». Lo dice con voce da inguaribile romantica: «Noi italiani siamo un popolo di poeti, santi, navigatori, mangioni e inguaribili romantici».

Perché aggiungere le ultime due categorie? «Perché, se notate, cooking show e dating sono formati che raccontano molto bene la contemporaneità televisiva». Lei ne sa qualcosa. Dal 6 settembre, per dieci puntate, ogni mercoledì alle 21.10 su FoxLife (canale 114 Sky), torna a condurre Parla con lei, dating prodotto da FremantleMedia. Il presupposto iniziale è invariato: una/un single osserva una giornata intera di tre pretendenti papabili, diversi per stile, professione, età, senza vederli mai in faccia prima di scegliere. I tre candidati sono dotati di una videocamera sul petto con cui riprendere in soggettiva tutti i momenti della loro giornata e interagiscono con una connessione 4G. Ma i contenuti quest’anno si ampliano: il primo single a giocare è Daniele, trentacinquenne gay.

Italiani, popolo di santi, poeti, navigatori, mangioni e romantici. In quale categoria si inserisce?

In tutte, tranne in quella dei navigatori. Al mare, preferisco la montagna.

Perché?

Sono una di quelle che se si fa un selfie su una nave, prima sorride, poi, a foto scattata, vomita. Soffro il mal di mare.

Però naviga molto. Sul web. Marco Giusti l’ha scelta per affiancarlo a Stracult leggendo i suoi tweet e, su Rai Radio2, continua con I sociopatici, titolo che ben rappresenta la categoria dei social addicted compulsivi.

Navigo tanto in rete, certo. Ma solo in rete. E a volte mi censuro: se vi facessi leggere i messaggi che mi scrivo con le mie amiche…(ride, ndr).

È romantica?

Sì, lo sono, mi piace l’atmosfera da fiaba.

Questo raccontate in Parla con lei? Una dimensione fiabesca ideale?

Nella prima stagione era una componente piuttosto accentuata. In questa, abbiamo alzato la posta. Ci saranno aspetti scanzonati e peperini. Abbiamo scoperto che il nostro pubblico è fatto anche di tanti uomini che ci chiedono di raccontare quei lati dell’ingaggio amoroso.

Quindi, oltre all’amore, un po’ di prurigine in più?

Questo non posso rivelarlo, ma aspettatevi molte sorprese. I casting non sono finiti, stiamo ancora registrando alcune puntate. Questo perché la ricerca di protagonisti adeguati è impegnativa. A Parla con lei bisogna assemblare tanti dettagli distinti tra loro.

Nella prima puntata c’è Daniele alle prese con la scelta di un fidanzato tra tre pretendenti.

Lui è stato dolcissimo, più dolce e romantico di molte ragazze dell’edizione precedente.

Ecco, l’edizione precedente. Qualche storia a cui è rimasta legata?

Sono legata al personaggio di Martina, mi faceva ridere moltissimo. Per la cronaca, è rimasta amica di Maradona, uno dei pretendenti, sono due discotecari fanatici.

Qualche coppia è rimasta legata a lungo termine?

Tra quelle dell’anno scorso, due si sono formate davvero, continuando il rapporto. Una sola di queste è tutt’ora solida. A programma finito, del resto, subentrano incognite non controllabili.

Se sistemassimo una telecamera per 24 ore su Andrea Delogu, quale sarebbe il momento più acceso della giornata?

Quando torno a casa da mio marito dopo che non lo vedo da un po’ di tempo.

Se suo marito fosse stato uno dei pretendenti e lei la concorrente, che cosa l’avrebbe colpita di lui?

Il suo lato introspettivo. Francesco è capace di alzarsi senza preavviso e osservare il cielo per qualche minuto, in silenzio totale.

Marco Giusti a Stracult, su Rai 2, invece, pare non stia molto in silenzio. Si racconta che la obblighi a vedere una valanga di film d’autore, un po’ come faceva il professor Guidobaldo Maria Riccardelli con Fantozzi e La corazzata Potemkin.

Verissimo, confermo tutto (ride, ndr). Se non arrivo preparata in puntata, sono dolori. A Stracult siamo una gabbia di matti.

Una gabbia di matti in diretta.

Quest’anno siamo stati promossi, andremo in onda il giovedì su Rai2 in diretta alle 23.30 dopo Nemo, per 26 puntate.

Il personaggio che avete avuto in studio a cui è rimasta più legata?

Paolo Villaggio. Monumentale.

Si sta rimettendo in forma per tornare con Dance Dance Dance?

Ancora non so niente, dunque non mi sbilancio. Quanto alla forma, mi sono iscritta in palestra. Sono reduce da una vacanza in Salento dove ho messo su 4 kg a suon di rustici mattutini. Morale: non entro più negli abiti di scena.

Tra i progetti Fox e il lavoro in Rai sta conquistando popolarità.

“Familiarità” è il termine che rincorro. Il mio sogno è diventare un personaggio familiare, capace di entrare in punta di piedi nelle case.

Di solito si dice così per i conduttori di Sanremo.

Condurre Sanremo è il vero sogno della mia vita. È l’evento televisivo che più di tutti gli altri catalizza la mia attenzione. Sanremo è Sanremo mica per caso.

Il Sanremo che ricorda con più vicinanza?

Quello con “I figli di…”. E tutti i commenti della Gialappa’s in sottofondo. Loro sono fantastici.

La sua amica Ema Stockholma ha fatto la concorrente nel Pechino Express di quest’anno.

Sono carica a pallettoni, non vedo l’ora di guardarla. Ha un potenziale pazzesco. Pechino non è un reality come gli altri: non lo fai per ricercare popolarità, ma per cambiare qualcosa di te vivendo un’avventura irripetibile. Lei è tornata a casa rigenerata, ve lo assicuro.

Parteciperebbe a Pechino Express?

Mi sarebbe piaciuto, perché no, partecipare con Ema. Ma i miei altri impegni non me lo hanno consentito.

Tra questi impegni, si vocifera di nuovi progetti con Fox.

Sono grata a Fox, hanno scommesso su di me a scatola chiusa, spero di continuare con loro a lungo. In effetti, qualche idea in cantiere c’è, non la anticipo non tanto per scaramanzia – a quelle cose non credo -, ma per non gridare “Al lupo! Al lupo!” senza elementi solidi in mano.

Dunque non è scaramantica?

No. Non posseggo portafortuna e non voglio cadere nella trappola dei riti apotropaici prima di andare in scena. Creano dipendenza e io, le dipendenze, non le amo.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Andrea Delogu)