Pubblicato il 10/08/2017, 17:00 | Scritto da Tiziana Leone

Real Time e le notti estive tra malattie strane, obesi e parassiti

Su Real Time in queste sere estive vanno in onda programmi dedicati a gente obesa o con strati di pelle in eccesso, a malattie improbabili e strani parassiti

Guardare Real Time in queste serate di agosto è la degna conclusione di giornate passate tra un Gue Pequegno che pubblica video sbagliati, un Gianluca Vacchi che fa i conti sbagliati e un’Alba Parietti che dichiara di essersi sbagliata con Milly Carlucci.

Vado a elencare solo i titoli dei programmi al via dalle 21.10 tanto per rendere l’idea: Skin Tight – La mia nuova pelle, Vite al limite e poi, ER: storie incredibili, Io e i miei parassiti. E ora vado a spiegare. Skin Tight racconta di gente con un passato da obesa che ritrovandosi magra deve smaltire almeno venti chili di pelle di troppo. E la scelta non è tra l’umido e tutti gli altri materiali, ma tra una sala operatoria e un’altra, dove illustri dottori si destreggiano tra quantità di pelle sfatta che non risponde esattamente ai canoni di quello che il pubblico vorrebbe fosse servito per cena. Ora, al di là delle tragedie personali di tante persone che dopo aver tribolato mesi per dimagrire si ritrova con una quantità di pelle da leone marino dell’Artico, la domanda è chi è il genio che ha pensato di farne oggetto di un programma televisivo. Perché capisco scovare le case infrattate in Alaska, seguire i fulminati in cerca dell’oro, mettersi sulle tracce dei giganteschi granchi del Mare di Bering, ma andare in cerca di gente cui avanza la pelle non è perverso. È oltre. Eppure se quella mente che l’ha immaginato ha poi trovato gente disposta a mostrare in tv la sua collana di pelle, la risposta va da sé. Appaio ergo sum.

Stesso concetto di Vite al limite e poi, basato sul racconto di come si possa vivere una vita inchiodati al letto per i 300 chili di peso che impediscono qualsiasi movimento. Storie di disastri, lacrime, disperazione, donne per lo più, buttate in casette americane, costrette a deambulare con una sorta di girello quando deambulano, con parenti a casa che l’unica cosa che sanno fare per aiutarle è preparare la colazione, il pranzo e la cena a base di tutto lo schifo che l’industria alimentare a stelle e strisce sia stata in grado di creare. Roba il cui colore più tenue è il rosa fucsia.

Ecco, dopo la pelle che avanza e la ciccia che straborda, la serata prosegue con ER: Storie incredibili, i racconti di un pronto soccorso americano dove arriva gente con gli occhi fuori dalle orbite, uomini in preda a esorcismi, bambini nati nei bagni, ragazzi ghiacciati in ipotermia, insomma le classiche storie da pronto soccorso italiano da codice bianco, a signò si metta in fila e aspetti che l’aria condizionata non funziona e sò saltati i terminali. No, non i malati. Insomma tra una risata e l’altra s’è già fatta mezzanotte e che fai vai a dormire senza dare almeno uno sguardo a una puntata di Io e miei parassiti? Perché volendo, con Io e i miei parassiti arrivi liscio fino alle due e mezza, il problema poi è spegnere e addormentarsi facendo finta di non sentire tutti quei parassiti che risalgono da sotto il lenzuolo. Ma comunque. Il titolo della trasmissione è già abbastanza eloquente, si parla di gente che condivide le sue giornate con strani esseri che cenano nel loro stomaco, camminano sotto la pelle, si infilano nei bulbi oculari e lasciamo perdere il resto. Cose così, insomma.

Cose che non ti lasciano per niente il dubbio che un semplice prurito possa essere il sintomo di un’anaconda che si è impossessata del tuo corpo, nella speranza che sbuchi fuori tipo Alien. Cose rilassanti, insomma, classiche da metà agosto, facciamo che magari domani mi compro un low cost per Ibiza. Male che mi va incontro Vacchi.

Tiziana Leone

(nell’immagine, una scena di Vite al limite)