Pubblicato il 07/08/2017, 12:02 | Scritto da La Redazione

Da Lost a Breaking Bad: la complessità narrativa delle serie USA

Da Lost a Breaking Bad: la complessità narrativa delle serie USA
Complex Tv di Jason Mason spiega come lo storytelling è profondamente cambiato, grazie a novità tecnologiche, produttive e di ricezione. Così Aldo Grasso sul "Corriere della Sera".

Complex Tv di Jason Mason spiega come lo storytelling è profondamente cambiato, grazie a novità tecnologiche, produttive e di ricezione

Rassegna stampa: Aldo Grasso per il Corriere della sera.

«La complessità narrativa è ormai talmente diffusa e popolare che potremmo considerare quel periodo che va dagli anni Novanta fino a oggi come l’era della televisione complessa. La complessità non ha sostituito le forme convenzionali della maggior parte dei programmi televisivi: a tutt’oggi vanno in onda molte più sitcom e serie convenzionali che narrazioni complesse, per non parlare dei tanti generi di non-fiction e semi-fiction di successo come i reality, i telegiornali satirici e i programmi di life-style, che a tutt’oggi sono anzi tra i più diffusi».

Alla serialità americana mancava una definizione che in qualche modo la legittimasse all’interno della comunità scientifica (sempre così autoreferenziale), dei media studies e dei cultural studies. Complex Tv. Teoria e tecnica dello storytelling delle serie tv di Jason Mason è stato pubblicato da Minimun Fax, a cura di Fabio Guarnacia e Luca Barra: dalla rivoluzione apportata dai Sopranoal successo irripetibile di Lost, dalla struttura comica complessa di Arrested Development e How I Met Your Mother fino alla radicale trasformazione di Walter White in Breaking Bad, lo storytelling televisivo è profondamente cambiato, grazie a novità tecnologiche, produttive e di ricezione.

Spesso per nobilitare questa tv, si fa un abuso di paragoni letterari o cinematografici. La parte più interessante del lavoro di Mason è proprio questa: analizzare il mezzo televisivo in sé, piuttosto che cercare di legittimarlo attraverso similitudini cross-mediali. «È cambiato il modo in cui — scrive Mason — gli spettatori guardano la serie, così come sono cambiate la produzione e la distribuzione, e tutto ciò ha portato a una nuova forma di storytelling che io ho definito complex tv, tv complessa». Il libro spiega il fenomeno addentrandosi nei dettagli. Con un linguaggio un po’ troppo accademico. In 300 pagine si poteva dire meglio quello che l’autore dice in 600.

(nell’immagine, una scena di Breaking bad)