Pubblicato il 04/04/2017, 17:02 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – The Show: Con Prank and the City raccontiamo i luoghi comuni

The Show: “I nostri riferimenti sono Gip de Le Iene e poi il grande Nanni Loy, che abbiamo citato nelle nostre candid camera”

Come Sex and the city, «Solo che qui non si fa del sesso e noi siamo molto più poveri». Come ai tempi di Pechino Express, «Solo che qui le tappe del viaggio sono le città italiane e le prove ce le costruiamo da soli, facendo scherzi agli abitanti». I The Show arrivano su Mtv con Prank and the City (prodotto da EIE Film ogni martedì alle 22.50 su Mtv, canale 133 Sky) trasportando il mirabolante caravanserraglio delle loro candid camera da Youtube alla tv, in un contenitore ampliato, tenuto assieme da un fil rouge narrativo preciso.

Con Jake La Furia a cantare una sigla ad hoc. Prank letteralmente significa «scherzo» e, per scherzare, lo diceva persino il Marchese del Grillo, bisogna essere molto seri. Ogni città d’Italia (da Napoli a Bologna, da Genova a Palermo) diventa dunque terra di esperimenti sociologici politicamente scorretti, per saggiare la consistenza di alcuni luoghi comuni.

Per esempio: i genovesi sono davvero tirchi? I napoletani veramente scaramantici? A Bologna esiste Gianni Morandi o si tratta solo di mitologia da Facebook? «Abbiamo girato per le strade di ogni città basandoci sugli stereotipi del posto. La telecamera nascosta consente una forma racconto altrimenti impossibile con la telecamera palese». Il gioco è chiaro: portare in tv la loro carica di intrattenitori del web, che li ha condotti a sbancare Youtube con milioni di seguaci. «In ogni puntata, ci siamo fatti aiutare da un paio di nostri follower, scelti apposta tra gli abitanti del luogo».

Certo, il salto dal web alla televisione non è privo di incognite: «Abbiamo scritto il programma assieme a Massimo Chiellini, autore storico di Camera Cafè. Rispetto alla Rete, il lavoro è stato più complesso: per esempio, ci siamo accorti di quanto sia importante l’aiuto di un fonico». Ma l’ispirazione e le citazioni non mancano: «Chi fa candid camera è debitore di Nanni Loy. Nella puntata di Palermo lo omaggeremo replicando la candid della “Zuppetta”, andata in onda nel 1965 a Specchio Segreto».

E se i due ragazzi volano alto nel testare le leggende metropolitane sugli italiani con lo specchio deformato della perculata irriverente, c’è tempo anche per ragionare sugli stereotipi sorti intorno al loro duo: «In tanti ci chiedono se siamo gay, altri invece pensano che siamo ricchissimi. Ma c’è un luogo comune che vogliamo davvero smentire: fare ciò che facciamo noi non è affatto uno scherzo. Richiede intere giornate di lavoro duro, tra scrittura, prove e girato».
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Gabriele Gambini

 

(Nella foto i The Show)