Pubblicato il 28/02/2017, 11:32 | Scritto da La Redazione
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Reed Hastings: Il futuro di Netflix è sempre più sullo smartphone

Per Netflix il futuro della tv passa dallo smartphone

Rassegna stampa: La Stampa.

«Abbiamo sempre avuto l’ambizione di produrre il contenuto migliore possibile e renderlo disponibile subito in tutto il mondo», dice Reed Hastings, ceo di Netflix, nel keynote che conclude la prima giornata del Mobile World Congress. A Barcellona non si parla solo di smartphone, telefonini retrò e network di prossima generazione, ma anche di contenuti. Quelli di Netflix, ad esempio, che ha reinventato la tv, partendo dal noleggio dei dvd via posta: il servizio esiste ancora (lo scorso anno sono stati 5 milioni i dvd noleggiati), ma la società oggi offre in streaming film e serie tv, programmi per bambini, show e documentari. Come The White Helmets, un documentario breve sulla drammatica situazione della Siria, che ha vinto l’Oscar: «Siamo entusiasti», commenta Hastings.

Netflix produce in proprio gran parte dei contenuti, con serie tv famosissime, da Orange is The New Black a The OA, da Narcos 13 Reasons why, che ha per protagonista una ragazza di 13 anni. Che si suicida: «Sono fiero di averla voluta», spiega il Ceo di Netflix. «ha il merito di affrontare con onestà un tema difficile e di avviare la conversazione, il confronto di idee».

The Queen, altra serie su cui Netflix punta molto, Hastings l’ha vista quasi tutta su uno smartphone. E intanto, a Barcellona è appena stato presentato il G6 di Lg, che ha uno schermo ad altissima definizione pensato apposta per il cinema, e pure l’Hdr, una tecnologia che permette di riprodurre più fedelmente le sfumature dei colori; finora la adoperano quasi soltanto Amazon Netflix .

Aumenta la percentuale di chi usa lo smartphone anche per vedere per film e serie televisive, specie tra i ragazzi e nei Paesi emergenti: gli schermi sono sempre più grandi, il problema è semmai la velocità di connessione. Ed ecco che arriva la possibilità di scaricare i contenuti sull’apparecchio , magari usando il wi-fi di casa o di un locale, per vederli offline o dove lo streaming non è possibile per la scarsa copertura della rete cellulare o per i costi troppo alti. «Investiamo molto in tecnologia per migliorare la resa su internet», dice Hastings. «Vogliamo che la pausa per il buffer diventi un ricordo come il suono dei vecchi modem: cerchiamo continuamente di ottimizzare la compressione dei file, per calibrare la qualità delle immagini sulla velocità della rete, oggi è eccellente anche con solo 200-300 Kb al secondo”.

Netflix è la più grande televisione via internet, con 94 milioni di abbonati in 200 Paesi, ma non si ferma: «Vogliamo avere produzioni locali in tutto il mondo, per raggiungere un pubblico globale. La cosa più incredibile che ho imparato è come cambiano i gusti delle persone nei vari Paesi, e qui possiamo fare ancora tantissimo». Ma come sarà tra vent’anni? «Tutto il video passerà tramite internet», spiega Hastings. »Bisogna capire se attraverso Netflix o altre app. Noi, invece, forse vedremo film e serie tv attraverso una lente a contatto con schermo incorporato, come in Black Mirror , o in qualche altro modo che non possiamo prevedere. È questo il bello della tecnologia».

 

(Nella foto Reed Hastings, amministratore delegato di Netflix)