Sanremo: Il Festival arruola Soler ma è guerra sui diritti
Intanto l’organizzazione continua a pescare nei talent e ingaggia come ospite l’ex giudice di X Factor, re dei tormentoni
Rassegna Stampa: Il Messaggero, pagina 25, di Marco Molendini
Sanremo
Il Festival arruola Soler ma è guerra sui diritti
Soundreef contro Siae, in mezzo la Rai. Cinque fra cantanti e autori sono iscritti alla nuova “start up” degli autori
Intanto l’organizzazione continua a pescare nei talent e ingaggia come ospite l’ex giudice di X Factor, re dei tormentoni
DAL 7 FEBBRAIO LA KERMESSE CON DE FILIPPI, TOTTI E L’EX VALLETTA ROCIO (STAVOLTA CON RAOUL BOVA)
LA GARA
Talent-Sanremo: ormai è un’autostrada. Non solo la pattuglia canora in gara fatta di reduci, freschi o stagionati, di Amici, X Factor eThe Voice (sono sei fra i bige tre fra i giovani), ma il Festivalone è andato a pescare anche fra giudici, coach e quant’altro a cominciare da madame De Filippi, il cui biondo scalpo (ottenuto tra l’altro gratuitamente, anche questa è una singolarità) verrà esibito per tutte e cinque le serate. Anche l’ultimo ingaggio del nutritissimo carnevale degli ospiti viene dallo stesso serbatoio: Alvaro Soler, iberico specialista del tormento-ne estivo, che dopo l’esperienza a X Factor (grazie Sky) viene catapultato all’Ariston, utile passerella per il tour che lo vedrà in pista da fine febbraio. Alvaro si aggiunge a una lista che vede. oltre alle cartoline di Crozza, una vera folla di nomi pronti al saliscendi sanremese: da Tiziano Ferro con Carmen Consoli a Ricky Martin, Mika, Zucchero, Giorgia, Robbie Williams, Clean Bandit, Rag’n’Bone Man, Biffy Clyro. E poi, a vario titolo, visto che sul palco festivaliero vale l’antico editto di Franci-schiello «facite ammuina. (e cioè, alla napoletana: «tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stano’ a poppa vann’ a prora…») Totti, la signora Ramazzotti Marica Pellegrinelli, Sveva Alviti (protagonista del film su Dalida), la pallavolista Valentina Diouf, lex valletta Rocio Munoz Morales stavolta con Raoul Bova. E non finirà qua.
LA GRANA A proposito di ammuina e visibilità, intanto, ecco la grana sollevata da Soundreef, la società che si propone come competitor della Siae e che sposta all’Ariston la guerra dei diritti. Il prossimo sarà il primo festival con artisti non Siae, fa notare Soudnreef, tra autori e artisti in gara si tratta di Gigi D’Alessio, Nesli, il maestro Adriano Pennino che dirigerà l’orchestra per D’Alessio, Maurizio Fabrizio autore della canzone di Al Bano, Tommaso Pini in gara tra i giovani. Così l’amministratore delegato Davide d’Atri invita la Rai a trovare una soluzione pratica per la riscossione dei diritti di questi artisti, che ancora non c’è, «visto – spiega – che la Siae non può certo gestirne diritti e compensi». La Siae replica che non ci sono problemi: «Fatta eccezione per la singola opera firmata da D’Alessio, la cui società editrice è comunque associata Siae, tutte (e non meno di tutte) le altre opere in concorso sono state affidate in tutela a Siae Con la Rai vi è massima chiarezza. Quindi tutto potrà svolgersi regolarmente». Nel garbuglio delle regole, l’idea della Rai è bypassare per ora il problema regolando i diritti direttamente con gli autori. Certo, la soluzione non può che essere temporanea, e difficilmente applicabile alle altre utilizzazioni (per esempio radio). Il rischio è che ci rimettano gli artisti.
(Nella foto, Alvaro Soler)