Pubblicato il 19/01/2017, 17:32 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – Pif: Nella nuova serie de Il testimone racconterò anche la vita da arbitro di calcio

Video – Pif: Nella nuova serie de Il testimone racconterò anche la vita da arbitro di calcio
Torna il programma del videoreporter siciliano su Tv8, da venerdì 20 gennaio alle 23.15, con una serie di nuove inchieste. Ai microfoni di TvZoom Pierfrancesco Diliberto ha presentato le nuove puntate.

Pif: “Il bello de Il Testimone è che guarda tutto da un angolo diverso dal solito”

Il Pif de Il Testimone (la nuova serie da venerdì 20 gennaio alle 23.15 su Tv8) è ascrivibile a quella categoria di videoreporter che maneggiano la videocamera con lo stesso senso di intimità avvertita dal pubblico. Le ragioni sono anagrafiche e sentimentali. Pif ha sdoganato l’inchiesta sul campo con occhio stralunato e finto ingenuo ben prima che gli youtuber dilagassero. Ha fatto di se stesso un brand polivalente, legato però a filo doppio con l’immaginario del programma che lo ha reso popolare ( «Ma quando avrò 50 anni forse non potrò più andare in giro con la telecamerina per una giornata intera»). Ha capito che il privato esiste solo nel pubblico, nella misura in cui può essere violato possedendone l’essenza. Dunque Il Testimone a trazione Tv8 non sarà snaturato nelle sue prerogative: «L’unica vera differenza – sorride ai nostri microfoni – è che oggi ho 44 anni e sono più conosciuto rispetto a dieci anni fa». Non tanti abbastanza per perdere la curiosità. «In una delle puntate di questa nuova edizione, ho esplorato il mondo degli arbitri di calcio. Dalla serie A ai campionati minori. Una categoria di persone che vive di passione e che, grazie a ciò, può reggere per novanta minuti persino gli insulti più clamorosi dei tifosi senza battere ciglio. Mi chiedo chi glielo faccia fare. Poi penso che, se non ci fossero gli arbitri, non esisterebbe il calcio».

E ancora. In un’altra puntata ha seguito Roberto Bolle in una delle sue giornate. Poi ha documentato l’universo dei fotoromanzi, avamposto cartaceo in un mondo digitale. È andato in Buthan, regno in cui il sovrano non è tanto interessato al PIL (prodotto interno lordo), quanto, nomen omen, al PIF (prodotto interno della felicità). A proposito di felicità: lui, Pierfrancesco Diliberto, in rampa di lancio anche per una striscia quotidiana su Rai3, è felice, professionalmente, oggi? «Lo sono nella misura in cui riesco ancora a stupirmi trovando il taglio inedito nel racconto del normale, del quotidiano, fosse anche il bar sotto casa». Quanto al futuro: «Tra film, la serie La mafia uccide solo d’estate di cui confido ci sia una seconda stagione, la Tim e Il testimone, avrò bisogno di staccare. Da giugno mi vedrete meno».

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Pif)