Pubblicato il 07/01/2017, 17:31 | Scritto da La Redazione

Lucia Mascino: «Faccio il commissario ma soffro»

I nuovi episodi per due lunedì, la serie tratta dai libri di Malvaldi fra dramma e commedia

 

 

 

Rassegna Stampa: QN, pagina 28, di Giovanni Bogani

 

Lucia indaga sui delitti del BarLume «Faccio il commissario ma soffro»

La Mascino ancora protagonista della fiction Sky: «Io e Timi? Sfigati»

La magia di ritrovarsi Ogni volta che ci vediamo sul set, all’Elba, in pochi minuti si ricostruisce il miracolo. E un’alchimia

I NUOVI EPISODI Per due lunedì, la serie tratta dai libri di Malvaldi Fra dramma e commedia

 

RITORNA il BarLume. Più sgangherato e sgarrupato che mai, senza nemmeno l’insegna, distrutta da un tornado femminile. Torna con due episodi, in prima tv lunedì 9 e lunedì 16 gennaio, su Sky Cinema. Due nuove storie di delitti, nate dai racconti di Marco Malvaldi: con la regia di Roan Johnson e l’interpretazione dei soliti noti — Filippo Timi al bancone del bar, accompagnato dalle sue nevrosi e dai suoi vecchietti: clienti abituali fra i quali spicca Alessandro Benvenuti, sempre pronto alla briscola e alla protesta, e gli “over 70”, Atos Davini, Massimo Paganelli e Marcello Marziali. Mentre le presenze femminili vedono l’esuberante Enrica Guidi e due new entries: Piera Degli Esposti, leonessa del teatro, e Mara Maionchi.

MA SOPRATTUTTO c’è lei. Scettica, ironica, appassionata, affettuosa, in un gioco continuo di battibecco con Filippo Timi. Lei è Lucia Mascino. Nella serie, è il commissario Vittoria Fusco. Puntigliosa, fiera, vulnerabile. Un personaggio che deve molto alla sua interprete. Marchigiana, cresciuta a teatro con maestri come Giorgio Barberio Corsetti, Valerio Binasco, Giancarlo Cobelli, Lucia Mascino è legata a Filippo Timi da un’amicizia lunga, che sul set si trasforma in sintonia e complicità.

Lucia, come si chiamano i due nuovi episodi, e che cosa vi accade? «Si chiamano “Aria di mare” e “La loggia del cinghiale”. Vedono il personaggio di Filippo in grande crisi esistenziale, che scivola su un crinale di autonichilismo, e finisce da una psichiatra con metodi molto “personali”, interpretata dalla meravigliosa Piera Degli Esposti».

E lei? Ovvero, il commissario Fusco? Che fa? «Soffre! Perché è relegata in un archivio, e praticamente esautorata dalla sua funzione, che è quella di investigare… In pratica, lei e il barista Massimo sono uniti nella sfiga».

 Deve confrontarsi con un nuovo commissario…

«Sì: un commissario che è ai miei antipodi come carattere, metodi, tutto: interpretato magnificamente da Michele Di Mauro. Il mio perfezionismo si scontra con la sua sciatteria. Perché, diciamolo, questo nuovo commissario è un cialtrone!».

L’equilibrio interessante del “Barlume” è che si sta sempre fra la commedia e il giallo.

«Sì: è tutto merito di Marco Malvaldi e della sua ironia. Non c’è una scena che non abbia qualche battuta, qualche momento che sdrammatizza tutto. Con quella sua aria perbene da professorino, Malvaldi è una delle persone più spiritose che conosca!».

Che cosa è la “Loggia del Cinghiale”?

«E’ una confraternita di amici, una di quelle associazioni un po’ goliardiche che si trovano spesso, in provincia. Leggenda vuole che sia una compagnia vera, alla quale appartiene lo stesso Malvaldi… Comunque sia, nel nostro film, all’interno della confraternita accade qualcosa di grosso, di grave. E quindi ci sarà da fare anche per me».

Siete alla quarta serie dei «delitti».

Un percorso iniziato nel 2013.

«E una serialità “lenta”. Che mi piace molto. Il mio carattere è così: mi piace tornare sulle cose. Da piccola leggevo cento volte gli stessi “Topolino”. Ogni volta che torniamo a girare, a giugno all’Elba, ci ritroviamo insieme. E in pochi minuti si ricostruisce il miracolo. Ognuno porta dentro la sua crescita, durante l’anno trascorso. E rinasce l’alchimia della volta prima».

Nel frattempo, lei ha fatto molto teatro e molto cinema. Che cosa in particolare?

«A teatro sono stata all’Argentina di Roma con Ritratto di una capitale’ e con il Candide’ di Voltaire. Al cinema ho finito di girare ‘Favola’, opera prima di Sebastiano Mauri, tratta da uno spettacolo che abbiamo portato in giro per l’Italia insieme a Filippo Timi e Luca Pignagnoli. Diciamo che è una storia piena di sorprese, alla ‘Thelma e Louise’».

 

(Nella foto, Lucia Mascino)