Pubblicato il 16/12/2016, 17:31 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – Soul System: Inviteremo a cena i Jarvis, per ringraziarli della loro rinuncia

Video – Soul System: Inviteremo a cena i Jarvis, per ringraziarli della loro rinuncia
I vincitori di "X Factor 10", ai microfoni di TvZoom, raccontano della prima emozione dopo la vittoria e ringraziano la band autoesclusasi dal talent show, che ha permesso il loro ripescaggio.

Soul System: “Continueremo a lavorare con Alvaro Soler”

Arrivano i Soul System e subito si mettono a swaggare. «”Swag”, nello slang angloamericano, significa “atteggiamento stiloso”, noi lo abbiamo trasformato in “swagga” perché abbiamo origini africane. Non siamo afroamericani, ma afroitaliani», dicono. Spesso poi, concludono una frase aggiungendo un sarcastico e ritmato «Losssai!». Ha un significato polivalente: «Può essere un rafforzativo, come dire “Lo so che lo sai”, ma anche una presa in giro: “So che non sai nulla di quel che ti sto dicendo, dunque informati”». Un po’ come il «Che te lo dico a fare» di Donnie Brasco. Hanno creato uno slang italico, vuol dire che sono perfettamente integrati in Italia e sanno andare oltre, anticipando orizzonti comunicativi possibili. «Integrati? Siamo nati in Italia da genitori ghanesi, siamo italiani a tutti gli effetti», precisano. Ieri sera, dopo la vittoria a X Factor, hanno fatto una breve comparsata alla festa di fine produzione, poi sono scappati a mangiare la pizza con le rispettive famiglie. «Dobbiamo tutto ai nostri genitori, ai loro mestieri umili fatti durante i loro primi anni in Italia», dicono Leslie, Ziggy, Joel e David. C’è anche Alberto, l’unico “white nigga” acquisito, che vive di musica dal 2003. Quando gli altri lo hanno incontrato – abitano tutti attorno a Verona – è nato il progetto Soul System.

Prima, tanta musica da autodidatti nelle comunità evangeliche e nei workshop culturali per cittadini originari del Ghana. Ma anche lavori da commessi di Zara o da impiegati in un’impresa di pulizie per sbarcare il lunario. E una partecipazione di Leslie ad Amici 14, bocciato da Grazia Di Michele, che gli aveva preferito i The Kolors. Il chiodo fisso delle sette notte, però, non si è affievolito. E i The Kolors ora tremano, avvistando una concorrenza temibile. «Abbiamo imparato questo: la musica è passione schietta. Non puoi coltivarla in un’ottica televisiva. Devi portarla avanti facendo prima tanta gavetta». E ancora: «All’inizio, abbiamo rotto le scatole a tutti i discografici italiani, senza successo. Nel frattempo suonavamo nei locali, per metterci alla prova. Il nostro intento era assecondare le esigenze del pubblico: se vedevamo qualcuno smanettare sul cellulare, significava che era distratto, dunque che dovevamo migliorare qualcosa».

Vincere X Factor è stata una questione di precisione: «In finale tutti i concorrenti erano bravissimi. Abbiamo battuto Gaia perché abbiamo sbagliato di meno, forse in virtù di una maggior esperienza live». Ma è anche una questione di culo: «Manderemo un panettone ai Jarvis per ringraziarli di essersi ritirati, senza il loro forfait non avremmo partecipato». Ripescati sì. Lavoratori indefessi, pure. «Se Alvaro Soler ci diceva di provare una canzone in studio 20 volte, noi la provavamo 60 volte, persino al buio. Bisogna saper esibirsi senza luce, perché un imprevisto in un live può sempre succedere». A proposito di live: «Saremmo onorati di suonare dal vivo con Alvaro». Magari pure in italiano: «Il nostro album sarà in inglese, è la lingua adatta al nostro tipo di musica. Ma in italiano non escludiamo qualche duetto».

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto i Soul System)