Pubblicato il 05/12/2016, 19:02 | Scritto da Gabriele Gambini
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Giò Sada: Io e Bastianich sulla strada del rock. X Factor? Dico Soul System

Giò Sada: Io e Bastianich sulla strada del rock. X Factor? Dico Soul System
Il musicista, campione nella scorsa edizione del talent show Sky, racconta l'avventura di "Jack on Tour - Road to Lynchburg", in onda da martedì 6 dicembre alle 20.45 su Sky Arte.

Il vincitore della precedente edizione di X Factor: “Rispetto all’anno scorso, quest’anno si sta dando troppo spazio alla dialettica tra giudici”

Joe Bastianich e Giò Sada sono due ragazzoni di spirito. Etilico. Specie quando si mettono in marcia lungo la Music Highway, l’autostrada della musica. Partendo da Memphis, passando per Brownsville, Jackson e Nashville, fino ad arrivare a Lynchburg, casa della storica distilleria Jack Daniel’s. Lo zio Jack è un po’ il tutore legale di ogni rocker che si rispetti (bevetelo responsabilmente, altrimenti sono grane). Bastianich e Giosada sono rocker. Dunque la combo è presto spiegata: il loro viaggio è stato filmato, diventerà un esclusivo rockumentary in 4 puntate in onda a partire da martedì 6 dicembre alle 20:45 su Sky Arte HD (e martedì 20 e 27 dicembre alle 23:00 su Sky Uno HD), disponibile su Sky On Demand. Lo scopo è raccontare, tappa per tappa, i territori della musica a stelle e strisce. Incontrando il bluesman Preston Shannon, il chitarrista Steve Cropper, Mike Seay. Celebrando con loro i 150 anni del whisky più popolare del pianeta.

Giò Sada, lo dica: chi è il più esperto della Music Highway, tra lei e Bastianich?

Joe. Ma lui ha vent’anni più di me ed è americano. Non vale. Parte in vantaggio.

Chi è più affezionato a un cicchettino dopo un concerto?

Entrambi, direi (ride, ndr).

Voi due siete diversi e complementari.

Abbiamo affrontato il viaggio insieme ma, essendo personalità differenti, lui più istrionico, io più misurato, lo racconteremo da due punti di vista. Siamo divulgatori scanzonati che amano le canzoni.

Che cosa colpirà maggiormente il pubblico?

Di sicuro la casa di Elvis. Oppure la nostra visita alla fabbrica della Gibson. O alla Stacks Records. Da musicista, per me è stato come entrare in un tempio. Jack On Tour prova a dispensare piccole chicche per appassionati del rock, ma potrebbe incuriosire anche chi di musica ne capisce poco.

Ha mai suonato con Joe?

Spesso. Lui si impegna molto, ha l’attitudine giusta. Ma non so se rinuncerebbe mai alla sua vocazione da businessman newyorkese per diventare musicista a tempo pieno.

Sta guardando X-Factor?

A tratti. Sono impegnato con diversi concerti, non sempre riesco a seguire i live in diretta. Mi piace Eva, è molto genuina.

Darebbe a Eva la vittoria?

Forse ai Soul System. Sono potentissimi e sanno conquistare il pubblico. Arrivano, come si dice.

I Daiana Lou si sono ritirati, parlavano di troppe pressioni. Una sensazione avvertita anche da lei, nella scorsa edizione?

L’anno scorso l’atmosfera tra noi concorrenti era tranquilla. Ci supportavamo e sopportavamo tutti, non sono mai sorti problemi. Forse quest’anno l’ambiente è meno coeso, alcuni si sono sentiti sotto pressione.

Altre differenze, rispetto alla scorsa edizione?

Noto che quest’anno si sta dando parecchio spazio alla dialettica tra giudici. Al battibecco possibile, per esempio, tra un Manuel Agnelli e un’Arisa. All’interno di uno show molto forte, che rischia però di affievolire le qualità dei concorrenti. I ragazzi in gioco sono una delle tanti componenti dello spettacolo, non sempre la principale.

Dopo il tour e dopo l’album Volando Al Contrario (Sony Music), per lei che accadrà?

Lavorerò al nuovo disco. Sarà un concept sul concetto di libertà, declinato su diversi livelli, sperimentando sonorità per me inedite.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Joe Bastianich e dietro GioSada)