Pubblicato il 28/10/2016, 15:33 | Scritto da Tiziana Leone
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Vedere il documentario sul clima di Leonardo Di Caprio è quasi un dovere

In onda su National Geographic domenica 30 ottobre alle 20.55, Before the Flood è il documentario sui cambiamenti del nostro clima realizzato da Leonardo Di Caprio

Vedere Before the flood, il documentario di Leonardo Di Caprio sull’impatto devastante del cambiamento climatico sul nostro pianeta, è quasi un dovere. Lo trasmette National Geographic, sul canale 403 di Sky, domenica 30  ottobre alle 20.55 (in chiaro su TV8 alle 23.30). L’attore americano è messaggero di pace delle Nazioni Unite con deleghe sul clima. «E se sapessero quanto sono pessimista sul tema, capirebbero di aver preso la persona sbagliata», confessa. Per realizzare Before the flood, prodotto da Martin Scorsese, Di Caprio è passato dalla Groenlandia alle foreste in fiamme di Sumatra, attraversando le stanze del Vaticano e della casa Bianca, perché il clima e i suoi inevitabili cambiamenti passano necessariamente attraverso la politica. La battaglia contro qualsiasi tipo di carburante fossile «perché non ne esiste uno pulito» si scontra con gli interessi di lobby e politici, asserviti più al potere del petrolio, con i suoi 350mila barili al giorno, che ai messaggi della natura. Gli scienziati dicono che nel 2040 al Polo Nord si potrà navigare, ma attenzione perché negli Stati Uniti sono trattati quasi come i terroristi dell’Isis, minacciati dall’Fbi e attaccati dal Congresso, colpevoli di diffondere bugie e inutili allarmismi.

Ma basta uscire dal territorio americano per scontrarsi con diverse realtà che dal petrolio portano direttamente al cibo: la foresta pluviale dell’isola di Sumatra in Indonesia brucia ogni giorno per far spazio alle piantagioni di palme. «L’olio di palma è il più economico del mondo – spiega Di Caprio -. Sorvolando Sumatra sembra di vedere la terra di Mordor». Così ora l’ossessione del “senza olio di palma” acquista tutta un’altra valenza. E poi c’è la barriera corallina. «Un miliardo di persone sulla terra vivono grazie al pesce della barriera corallina – va avanti il documentario –. Si calcola che da qui a prossimi trent’anni queste specie scompariranno». Ma ce n’è anche per gli allevamenti di bovini che emettono il 10% delle emissioni di metano di tutti gli Stati Uniti: per offrire le loro fettine, gli animali producono emissioni attraverso la digestione e la decomposizione del letame.

C’è poi la Groenlandia che si scioglie, il Papa che scrive encicliche sul clima, il Presidente degli Stati Uniti che chiede consigli su come fare per dare una mano alla natura. Si finisce con l’accordo sul clima approvato a Parigi nel 2015, che però non sarà vincolante per i 195 Paesi firmatari. «Ma è importante che gli stessi Paesi lo applichino», conclude Di Caprio di fronte all’Onu. Dopo aver visto Before the Flood vi verrà voglia almeno di spegnere le luci, chiudere il rubinetto dell’acqua che gocciola, separare la plastica dall’umido e spegnere il riscaldamento. «Perché ognuno di noi deve fare la sua parte», ci dice Di Caprio. E magari ha ragione.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Leonardo Di Caprio)