Pubblicato il 18/10/2016, 13:33 | Scritto da Francesco Sarchi
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Reality estremi: per due mesi in carcere

Reality estremi: per due mesi in carcere
Il penitenziario di massima sicurezza di Clark Country in Indiana ospiterà otto persone innocenti, infiltrate sotto coperture fra i carcerati, in un vero e proprio esperimento sociale. A introdurre ogni episodio sarà Nicolai Lilin, autore di Educazione Siberiana.

Sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro, le telecamere di Crime+Investigation seguiranno da vicino e senza censura l’esperienza degli otto partecipanti

I miei 60 giorni all’inferno ritorna su Crime+Investigation (Sky canale 118) a partire da domani, mercoledì 19 ottobre, alle 22 per quello che è, a tutti gli effetti, un vero e proprio esperimento sociale, che segue da vicino le vicissitudini di otto persone innocenti infiltrate nel carcere di massima sicurezza di Clark County in Indiana per indagare sulle lacune del sistema carcerario americano ed eventuali casi di corruzione dietro le sbarre. La novità di questa seconda stagione è la partecipazione dello scrittore russo Nicolai Lilin, autore del best seller Educazione Siberiana, che introdurrà ogni episodio. Costantemente sotto gli occhi delle telecamere e senza censura, gli otto partecipanti vivranno a stretto contatto con i veri criminali, che non sospettano nulla. Fra i partecipanti ci sarà Ashley la moglie di Zac l’ex marine protagonista della prima stagione, Monalisa, madre di una giovane ribelle e Brian, difensore d’ufficio con la forte volontà di stanare abusi di potere fra le guardie in carcere.

 

Francesco Sarchi

 

(Nella foto Nicolai Lilin nella locandina del programma)