Pubblicato il 03/10/2016, 18:32 | Scritto da Tiziana Leone

Westworld e Grande Fratello Vip: due mondi di androidi a confronto

Westworld e Grande Fratello Vip: due mondi di androidi a confronto
Paragonare la serie di J.J. Abrams con quello che è successo nella casa del reality di Canale 5 grazie ai racconti a luci rosse tra Bettarini e Clemente Russo può sembrare un'eresia. Ma non lo è. Vi spieghiamo perché.

La serie targata Hbo è partita questa notte alle 3 in contemporanea con gli Stati Uniti. La sera prima, alla stessa ora, nella casa del GF Vip prendeva il via un’altra serie sempre a base di androidi

Succede ormai tutto alle tre di notte in tv. A quell’ora Sky Atlantic oggi ha trasmesso la prima puntata in contemporanea con gli Strati Uniti di Westworld, la nuova serie firmata J.J. Abrams, dove un gruppo di androidi, programmati per “recitare” nel selvaggio West, in una sorta di reality con cowboy e sceriffi a uso e consumo di un pubblico voyeuristico e annoiato, si ribellano ai loro stessi creatori e danno libero sfogo alla loro natura senza remore umane. Alla stessa ora, alle tre di notte, il giorno prima, su Canale 5 è andata in onda più o meno la stessa scena, con la differenza che i protagonisti invece che nel selvaggio West erano nella casa del Grande Fratello Vip. Due androidi, programmati per recitare in un reality a uso e consumo di un pubblico voyeuristico e annoiato, si sono ribellati ai loro stessi autori e hanno dato libero sfogo alla loro natura senza remore umane. Quindi ormai è chiaro. Se vai a dormire sei fregato.

Perché perdersi l’anteprima di Westworld, anche se stasera Sky Atlantic la replica in prima serata, ti mette di fronte all’inevitabile pioggia di recensioni, spiegazioni, critiche e compagnia scrivendo, anche se avevi tutta l’intenzione di goderti a mente vuota e in santa pace la recitazione di un Anthony Hopkins che ricorda vagamente Hannibal di cui però non condivide quel certo languorino. Quanto al Westworld di Cinecittà, quello in cui il vero Hannibal dovrebbe farsi un giretto entrando a stomaco vuoto, ecco, perderselo sarebbe stato meno grave, se non fosse che poi ti svegli e ti ritrovi davanti l’intero world, non solo il west, incazzato nero non per la recitazione approssimativa dei protagonisti, ma per i contenuti di un copione che da due androidi privi di connessione cerebrale che ti vuoi aspettare? Mi rendo perfettamente conto che paragonare la serie Hbo tratta dall’omonimo film del 1974 diretto da Michael Crichton al teatrino del Gf Vip può sembrare un’eresia. Ma in entrambi i casi, pur con le dovute differenze, si parla di un mondo irreale, dominato da esseri che nella realtà non esistono, ambientati in un luogo costruito appositamente per attirare un pubblico pagante, disposto a guardare e spiare dentro il saloon del resort in perfetto stile vecchio West, così come dentro il cesso dorato di un casa prefabbricata sulla collinetta di Cinecittà.

Il bello di Westworld è che si tratta di una serie di fantascienza, dove il protagonista Ed Harris può scotennare tranquillamente un androide nel centro del Grand Canyon, per cercare nel suo cervello scampoli di verità che i suoi creatori umani gli hanno negato. Con quei due nella casa anche un Ed Harris da Oscar avrebbe lavorato invano, perché pur scavando per ore non avrebbe trovato nemmeno una scampolo di neurone, una striscia di materia grigia, un rigurgito di massa cerebrale. Per aggiustare gli androidi che si ribellano, gli strateghi di Westworld sono convinti che basti resettarli, cancellare la memoria per farli tornare puliti come prima. Vorremo ricordare agli strateghi di Mediaset che per resettare i due androidi della Casa del Grande Fratello Vip servirebbe quanto meno una parvenza di materia grigia. Un qualcosa cui il tasto reset si possa appigliare. Perché resettare il vuoto cosmico non è possibile. Capito no?

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto una scena di Westworld)