Pubblicato il 02/09/2016, 17:32 | Scritto da Gabriele Gambini
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Gabriele Corsi: Due “vip”, puntate speciali con concorrenti “over”, ecco il nuovo Take Me Out

Gabriele Corsi: Due “vip”, puntate speciali con concorrenti “over”, ecco il nuovo Take Me Out
Torna il dating show di successo di casa Discovery, in onda su Real Time (canale 31 DTT) da lunedì 5 settembre alle 20.10. Il conduttore, membro del Trio Medusa, ha raccontato a TvZoom diversi aneddoti gustosi.

Gabriele Corsi: “Mi ha colpito una ragazza in gara quando ha ammesso che non tollererebbe un fidanzato più bello e più al centro dell’attenzione di lei”

 

Il meccanismo di gioco ormai è noto. Trenta donne da una parte, con la dichiarata intenzione di fare branco, in barba ai luoghi comuni che vorrebbero l’universo femminile poco coeso. Un maschietto dall’altra, nelle vesti di single cicisbeo. Pochi minuti a disposizione di quest’ultimo per fare colpo su di loro – dall’impatto estetico iniziale a una breve clip di presentazione – e innescare la curiosità del corteggiamento. Diverse prove di conquista progressive per lui, fino ad arrivare al tentativo finale di combinare una relazione con un’interessata, a patto di piacersi reciprocamente. A disposizione delle fanciulle, il micidiale “pulsantone”, che consente di stoppare gli approcci del seduttore, friendzonandolo sul colpo. Ma un conto è beccare un due di picche nel privato. Un altro è gestirlo davanti a uno stuolo di spettatori (i numeri della scorsa edizione parlano di picchi del 2,5% di share), da lunedì 5 settembre alle 20.10 su Real Time. Perché Take me out, prodotto da Fremantlemedia Italia, è tornato. Con la sua carica vagamente ottantiana da Gioco delle Coppie. Con Gabriele Corsi del Trio Medusa alla conduzione e con diverse novità, compresa una puntata in cui due single in gara saranno Vip.
Glielo avevo già chiesto e glielo ripeto. Che cosa si prova a essere un Marco Predolin 2.0?

Si vede che il mio karma è portatore sano di atmosfere un po’ vintage, ma riattualizzate in chiave moderna e spassosissima. Sono onorato di poterlo assecondare.

Take me out torna dopo l’eccellente riscontro della prima edizione. Che cosa ha imparato dall’esperienza?

Dal punto di vista professionale e umano, tantissimo. Abbiamo gestito ritmi frenetici di registrazione in un’atmosfera splendida. Ho ricevuto un supporto notevole da tutto il cast e, lo dico senza retorica, ho imparato molto grazie all’umiltà nell’approccio al lavoro. Per questo il successo del programma mi lusinga. Se ce l’ho fatta io, significa che può farcela chiunque (ride, ndr).

Non a caso aveva confessato di essere stato ribattezzato in gioventù “Il Goffo di NotreDame”.

Ma tutti noi uomini siamo un po’ goffi, in fondo! E Take me out dà dimostrazione di questo. Non solo. Dimostra che un po’ di sana goffaggine piace alle donne, perché ironizza sul corteggiamento e ne disinnesca i meccanismi troppo seriosi.

Qual è il single che arriva in fondo?

Anche in quest’edizione, vedrete, vinceranno le caratteristiche inattese dei corteggiatori. Con una costante: la semplicità e la spontaneità sono promosse, la ricerca della perfezione artefatta viene scartata.

La rivincita dei nerd?

Non direi così. Meglio parlare della rivincità delle caratteristiche speciali, che a volte possono essere trovate nella semplicità di un gesto.

Faccia un esempio.

Mi hanno colpito le parole di una concorrente che sistematicamente ha bocciato i single in gara più belli. In modo candido, ha ammesso che, in una coppia, non avrebbe tollerato un compagno al centro dell’attenzione più di lei. Poco dopo è entrato in gara un ragazzo normalissimo nel look e nell’aspetto, con una rosa da donare a ciascuna delle 30 ragazze in puntata. Un gesto semplice, addirittura troppo scontato. Che però è stato molto apprezzato. Le donne vogliono ancora sentirsi trattate come principesse. E vogliono essere incuriosite.

Tratti distintivi dei partecipanti?

Di tutto. Da ragazzi hipster all’elegante ricercato. E tantissime ragazze che si incontrano ovunque tutti i giorni. La prima edizione del programma ne ha svelato la portata ironica e comica. Per questo, ai casting, abbiamo vagliato circa 17000 richieste. C’era l’impiegata, la parrucchiera, la gallerista, la donna manager in carriera. Un target femminile colorato ed eterogeneo.

All’interno del quale, ci sarà state anche qualche “cacciatrice di visibilità televisiva”.

Non lo escludo. La consapevolezza di andare in tv, c’è. Ma credo sia figlia della voglia di fare una pazzia da raccontare alle amiche, più che della reale intenzione di puntare a una carriera nel piccolo schermo. Non stiamo parlando di attrici e attori professionisti. In gara ci sono persone non pagate, che fanno tutto questo spontaneamente, per divertirsi.

Ma alla fine, dati della scorsa edizione alla mano, qualcuno si è fidanzato davvero?

Nel corso delle puntate ci verranno a trovare delle coppie formate nell’edizione precedente dello show. Oppure altre ragazze che ci hanno fatto compagnia per lunghi periodi. Scoprirete storie divertenti.

Il meccanismo di gioco è lo stesso. Ma…

Tre round, la clip in cui il single svela i propri difetti – e anche lì, le clip poco sincere e troppo costruite sono state bocciate al volo – oltre a qualche novità. Verrà dato spazio quotidiano alla “ragazza misteriosa”, sperimentata nelle puntate in prima serata della scorsa edizione, una partecipante con cui il single potrà interagire soltanto ascoltandone la voce. Vedremo concorrenti accompagnati dalla nonna. E ragazze accompagnate dal papà. Immaginatevi la pressione sull’uomo di turno, nell’essere giudicato non solo da 30 donne, ma anche dal padre di una di esse!

Si parla anche di una puntata over e di una con dei single “vip”.

Confermo. Sono venuti a trovarci due autentici superVip. Non posso svelarne l’identità, ma la loro presenza ha scatenato un putiferio tra le ragazze. Pensavano a uno scherzo.

Se i superVip erano di bell’aspetto, oltre che ricchi e famosi, stiamo per contraddire la regola secondo la quale vincerebbe la semplicità…

Forse perché non c’è davvero una regola fissa (ride, ndr). Oppure perché questi due ragazzi, che io di persona non conoscevo, oltre che belli sono anche bravi nel loro mestiere e hanno classe e personalità da vendere. Insomma, sono quelli che ci farebbero rosicare perché le hanno tutte: belli, umili e molto simpatici.

Insomma, è la donna che sceglie. Punto.

Take me out è un po’ la vendetta delle donne. Ho assistito all’eliminazione di concorrenti senza che questi nemmeno avessero avuto il tempo di parlare. Alcune mie amiche mi hanno detto: vorrei avere a disposizione nella vita reale un pulsante per zittire i corteggiatori da bar che fanno i fenomeni, che sanno tutto loro, e si producono in approcci inconsapevolmente ridicoli.

I social, con Take Me Out, si scatenano.

I commenti su Twitter nella scorsa edizione mi facevano morire. Oltre ai social, chiaramente, puntiamo a confermare l’ottimo riscontro di share.

Se in Take me out vince l’inaspettato, mi viene da chiederle: nella sua carriera col Trio Medusa, lunedì riprende il vostro programma su Radio Deejay, c’è un episodio inaspettato che vi ha cambiato l’esistenza?

Quando muovevamo i primi passi nelle radio locali di Roma. Un nostro ascoltatore di allora, Matteo Curti, che oggi lavora con noi, ha mandato una nostra cassetta a Radio Capital. Linus ci chiamò. Andammo a Milano senza prepararci nulla, convinti si trattasse di uno scherzo. Stessa cosa per l’approdo a Le Iene: fu Nicola Savino a notarci proprio a Radio Capital e a segnalarci.

Le Iene fanno parte della vostra famiglia.

Un rapporto che non finirà mai, nonostante le pause. A Le Iene abbiamo vissuto gli anni più esaltanti della nostra carriera. Ricordo i primi tempi, quando ancora non eravamo conosciuti: eravamo dei pirati, degli assaltatori pronti a raddrizzare torti. Una sensazione incredibile.

Con dieci incursioni a Sanremo all’attivo.

Più di Pippo Baudo. Il periodo a Radio 2 con la Gialappa’s, durante Sanremo, lo portiamo dentro. Ricordo una notte in cui stavamo facendo la posta a Fiorello, nei pressi di un hotel. A me scappava di fare pipì, mi sono avvicinato a un albero e mi sono trovato di fianco Bono degli U2 che stava facendo la stessa cosa. Questo è un episodio leggendario da raccontare agli eredi (ride, ndr).

Il sogno resta un format televisivo tutto per voi?

L’idea resta, il rapporto privilegiato con Discovery c’è, ma nella tv di oggi non è facile trovare un formato che parta ex novo e possa conciliare la presenza di tre conduttori. Ma non si sa mai, non escludiamo nulla.

Nel frattempo, oltre che Cupido di Take me out, sarà anche maestro di cerimonie a Ninja Warrior, per la futura prima serata di Nove.

In Ninja Warrior mi sono ritagliato un personale spazio per il cazzeggio narrativo. Massimiliano Rosolino avrà il commento tecnico, Carolina Di Domenico le interviste nel backstage, e Federico Russo gestirà il fil rouge della conduzione. Il format è un successo clamoroso internazionale, il percorso atletico dei concorrenti è incredibile. Ci sarà da divertirsi.

Ha provato a cimentarsi con il percorso da Ninja?

Neanche morto. Mi sono avvicinato alla corda di un attrezzo, mi sono scorticato una mano e ho mollato subito il colpo.

(Tutto torna. Nella vita, dicevamo, vince l’imprevisto e la schiettezza d’approccio).

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Gabriele Corsi)