Pubblicato il 28/07/2016, 17:33 | Scritto da Gabriele Gambini

Barbara Foria: La mia Scianel di Gomorra, regina della rubrica Cotto e Ammazzato

Barbara Foria: “Per farne la parodia, mi sono concentrata in modo ironico sulla sua femminilità, contraltare della sua crudeltà”

Diceva bene Francis Scott Fitzgerald: «Mostratemi un eroe e vi scriverò una tragedia». A rigor di logica, si potrebbe aggiungere: «Mostratemi un antieroe e ci si potrà scrivere una commedia». O una parodia. Come ha fatto la comica napoletana Barbara Foria, in rampa di lancio per il suo ritorno televisivo a Colorado, che di recente ha totalizzato un picco clamoroso di click su YouTube con una versione spassosa della terribile Scianel di Gomorra.
«Sono da sempre abituata a raccontare l’universo delle donne nei miei monologhi», spiega, «Confrontarmi con un personaggio come Scianel è una sfida doppia: lei è una cattiva autentica, ma porta in dote le classiche pulsioni femminili, estremizzandole in negativo». Ecco allora il personaggio interpretato nella serie di Sky da Cristina Donadio, presentato nel contesto accogliente del focolare domestico, mentre conduce la rubrica Cotto e Ammazzato. Deriva sanguinolenta di un Cotto e Mangiato che fa il verso ai cooking show: «Un modo per prendere in giro la tv di oggi, dove si sta sempre a magnà».

Lei è una comica napoletana. Donna. E si confronta con un personaggio di fiction che è l’archetipo abrasivo e inaspettato della femminilità criminale. Per di più di origini campane.

L’idea di tentare la parodia di Scianel è nata perché, seguendo Gomorra, mi ero appassionata al personaggio di donna Imma Savastano, interpretata da Maria Pia Calzone. Scianel, che ha il volto della bravissima Cristina Donadio, ne ha raccolto l’eredità. In modo spietato. Diventando un’icona del male in maniera trasversale.

Su quali tratti ha insistito?

Come mi capita spesso quando preparo un testo, sulla femminilità, in questo caso un contraltare complementare della sua crudeltà. Scianel è mamma ed è suocera, un classico di molte donne. È iperprotettiva nei confronti della famiglia. Addirittura, grazie alla famigerata scena con il vibratore, è stata definita da alcuni icona sexy. Disinnescare la portata di questi tratti, significa ridere di lei e del male che rappresenta. E, come si sa, ridere del male è il primo passo per sottrarlo alla mitizzazione.

Cristina Donadio ha commentato la sua parodia?

Non l’ho ancora incontrata di persona, ma mi piacerebbe molto. Ha però condiviso sui suoi social le mie clip. Un segno di intelligenza e ironia, un bollino di certificazione che mi onora.

A proposito del fascino del male e della sua potenziale mitizzazione: che ne pensa delle polemiche sorte intorno al successo di Gomorra?

Gomorra ha diviso Napoli. Faccio parte di quella fetta di napoletani che si è stufata di essere conosciuta solo grazie agli stereotipi a base di camorra, pizza e mandolino. Napoli è cultura, è teatro, è bellezza. Ha una delle metropolitane esteticamente più belle del mondo. Parlare di camorra, per chi vive e ama la nostra città, significa dolore. Però la serie è bellissima, dà l’opportunità a tanti bravi attori di lavorare in una produzione internazionale, raccontando aspetti che purtroppo ci toccano da vicino. La scommessa, e la speranza, è che Gomorra possa servire per migliorare le cose. Per agire, vincendo la coltre di malavita che viene descritta.

A proposito di pizza, citata a fianco del mandolino, la sua Scianel conduce la rubrica Cotto e Ammazzato.

Me la sono immaginata come una donna normale, intenta a cucinare. Un modo per ridicolizzare il trend dei cooking show che imperversa in tv. Ultimamente, in Italia, sembrano esistere solo il calcio e l’impiattamento (ride, ndr).

Porterà Scianel a Colorado?

Ci stiamo lavorando, è un’ipotesi concreta. Sogno un MasterScianel che faccia le veci di Masterchef.

Parliamo del prossimo Colorado, allora.

La macchina è avviata. C’è un nuovo capoprogetto, Andrea Boin. Rocco Tanica come supervisore. Quest’anno il cast sarà aperto a diverse monologhiste. Io sarò, come sempre, la “donna in rosso”, pronta a ironizzare sui tic quotidiani di donne e uomini. Ultimamente, oltre alle mogli, mi capita di essere fermata per strada dalle ragazzine: si riconoscono nei miei racconti.

Attingendo dal patrimonio della quotidianità, ha già in mente qualche argomento oggetto di lavoro per prossimi monologhi?

Le palestre. Frequentate da un sacco di donne strizzate in completini fosforescenti con dei copricapezzoli arditi (ride, ndr), munite di cuffiette, telefonini. Un luogo in cui recarsi per fare salotto. Ecco, gli outfit maschili e femminili saranno argomento su cui ridere.

Outfit maschili da bocciare?

Gli uomini con i bermuda jeans tagliati fanno ridere. Boccio anche il mocassino in estate e le ciabatte col calzino, un classico da turista tedesco. Anche il borsello a tracolla è tremendo e fantozziano. Quanto alla canottiera, se la possono permettere solo quelli con il fisico davvero da fighi . Che poi magari finiscono per mettere la loro foto su Tinder in cerca di svago.

Ecco, Tinder e Grindr, le app degli incontri in salsa 2.0.

Parlerò anche di quelle. In un certo senso mi spaventano. Eppure oggi sono utilizzate da molti, in modo trasversale. Un po’ per ottimizzare i tempi, un po’ perché ci si può nascondere, mostrando solo una selezione dei propri tratti migliori. Ma io sono una di quelle a cui piace osservare dal vivo, prediligo la classica conversazione vecchia maniera.

Quest’estate ha partecipato anche al Comedy Central Tour, appuntamento itinerante tornato sul canale 124 Sky.

Abbiamo registrato a Ladispoli nel giorno di Italia-Germania, partita simbolo degli Europei. Eravamo preoccupati per il responso del pubblico. Invece la piazza era piena. Per fortuna non esiste solo il calcio. Lo show, condotto dalla brava Katia Follesa con Fabio De Vivo, funziona bene. Ora mi riposerò un poco, in vista di settembre. Oggi è il mio compleanno, tra l’altro.

Buon compleanno, allora. Gli acciacchi dell’età sono un altro aspetto ricorrente dei suoi monologhi.

L’anno scorso ho festeggiato i 40. Data fatidica, in cui si fanno i bilanci. Le cose stanno procedendo piuttosto bene, le proposte lavorative non mancano. L’essenziale è non prendersi troppo sul serio nel tentativo di rimanere giovani a tutti i costi.

Niente ritocchi estetici?

Mai dire mai, per il futuro, ma con moderazione: a furia di botox, ci sono donne che sembrano delle bambole del teatro giapponese.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Barbara Foria)