Pubblicato il 17/07/2016, 12:01 | Scritto da La Redazione

Bisio, da Sid il bradipo al ritorno in tv “Poi la sfida: far ridere con le religioni”

“Italia’s got talent mi piace perché è su pay tv: si osa, si spinge sul pop. Ora saremo anche in chiaro, vediamo come va”

 

 

Rassegna Stampa: La Stampa, pagina 28, di Michela Tamburrino

 

Bisio, da Sid il bradipo al ritorno in tv “Poi la sfida: far ridere con le religioni”

L’ attore al cinema: prima voce di un cartone, poi nella nuova commedia di Miniero

“Il bradipo dell’Era Glaciale ormai lo sento sulla pelle, con quei difetti di prinuncia: ora gli amici mi chiamano e mi fanno parlare come lui al telefono per i figli”

“Italia’s got talent mi piace perché è su pay tv: si osa, si spinge sul pop. Ora saremo anche in chiaro, vediamo come va”

 

Doppiare un attore in carne e ossa? Claudio Bisio non l’ ha mai fatto, o forse sì, un personaggio da telenovela, una volta tanti anni fa quando aveva appena finito la scuola del Piccolo.

Con i cartoni è tutta un’ altra cosa e poi a Sid ormai è affezionato, per la quinta volta gli presta la voce, fa parte di lui, con la zeppola in bocca e tutto il resto. All’ Ischia Global Fest che tante anteprime ha regalato, si chiude con L’ era glaciale – In rotta di collisione , che, visto su uno schermo gigante a bordo mare, fa parecchio effetto.

Il film d’ animazione uscirà il 22 agosto: si ritorna all’ epico inseguimento della ghianda che catapulterà Scrat su nell’ universo, dove accidentalmente darà origine a una serie di eventi che trasformeranno e minacceranno il mondo dell’ Era Glaciale. Per salvarsi Sid, Manny, Diego e il resto del gruppo dovranno abbandonare casa e intraprendere un’ avventura divertente, viaggiando attraverso terre esotiche e incontrando coloratissimi personaggi.

 

Bisio, che cosa le piace di Sid?

«Quando il grande direttore di doppiaggio Marco Guadagno mi chiamò, non credevo di esserne capace. Ora che sono un veterano, me lo sento nella pelle questo film iconico, con giochi di parole quasi intraducibili e quel difetto di pronuncia che è diventato un plus. La zeppola in bocca nasce dalla voce originale di Sid, John Leguizamo, attore di teatro che al naturale parla così. Mi sembrava un ostacolo ma si è rivelata una chance. Non tutti mi riconoscono, si stupiscono quando mi svelo e io ne sono felice, significa che ho camuffato bene la voce. Ho colleghi con figli piccoli che mi chiedono di fare il bradipo al telefono per farli felici. E non sanno che sono io».

 

Lei per i bambini ha letto anche favole?

«Le Favole al telefono di Gianni Rodari e ho inaugurato una app composta da una library infinita. Così sono diventato anche un grande ascoltatore. Elena Ferrante letta da Anna Bonaiuto è una bella esperienza. Non che l’ audio cancelli la lettura, anzi, offre solo un’ alternativa».

 

E per gli adulti farà «Italia’ s Got Talent»?

«Non solo per gli adulti. Sono legato a Sky per questo programma, stesso cast, iniziamo a settembre. Mi diverte perché, come di vede anche in X Factor , gli obiettivi della pay tv sono diversi da quelli della generalista. Si può osare, spingere sul pop, essere più raffinati, si parla a un pubblico diverso. Adesso, con Tv8 in chiaro, vedremo se ci saranno dei cambiamenti».

 

Il teatro invece l’ ha del tutto abbandonato?

«Io nasco con il teatro e il teatro rimane il mio primo amore. Per due stagioni intere ho interpretato Gli sdraiati di Michele Serra che abbiamo ribattezzato, strizzando l’ occhio a Cat Stevens, Father & Son , con la regia di Giorgio Gallione. Il 2 dicembre lo manderemo in diretta streaming in un centinaio di cinema una sola volta, la mattina, per le scuole superiori. È un testo adattissimo agli adolescenti, nascono bei dibattiti, ci sono temi importanti da discutere».

 

Una bella idea.

«Mi è venuta in mente grazie a Gherardo Colombo che nelle scuole parla delle regole e della Costituzione. Lui ha più di 200 richieste l’ anno, allora ha avuto l’ idea di collegarsi con i cinema e con quanti vogliono assistere a quanto in quel momento sta accadendo dal vivo in una scuola. Forti di quest’ esperienza, avremo anche Michele Serra per il dibattito che seguirà in sala. Colombo raggiunge anche 20 mila persone, io sarei felice anche di molto meno. Credo che questo aiuti i cinema dei circuiti più piccoli, per farli vivere al di là del film della sera e ritengo incrementi l’ interesse per il teatro dei ragazzi, come pure la didattica».

 

Cinema?

«Ho appena terminato le riprese di un film per la regia di Luca Miniero, quello di Benvenuti al Sud , dal titolo Non c’ è più religione , prodotto da Cattleya con Angela Finocchiaro che fa la suora. Io sono il sindaco di un’ isola, Porto Buio, nel Mediterraneo. Ma vengo dal Nord, come in Benvenuti . Anche qui si gioca con i luoghi comuni, ma estesi alle religioni perché nell’ isola abitano maghrebini, musulmani. Il tutto in chiave di commedia. Giravamo e ci fu Bataclan, poi Dacca, ci siamo chiesti se fosse giusto ridere delle differenze come avevamo fatto per i campanilismi. RaiCinema ha accolto la sfida, è stata coraggiosa. È un film positivo e propositivo».

 

(Nella foto, Claudio Bisio)