Pubblicato il 12/07/2016, 15:33 | Scritto da Francesco Sarchi
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Tv in streaming: ecco tutte le piattaforme a confronto

Tv in streaming: ecco tutte le piattaforme a confronto
Sky ha da poco presentato Now Tv, la propria Tv On Demand evoluzione di Sky Online, che andrà a fare concorrenza a quelle già presenti sul panorama italiano: l’americana Netflix, Timvision di Telecom e Infinity di Mediaset. Noi di TvZoom le abbiamo provate ed ecco che cosa abbiamo scoperto.

Guida ragionata alla alla tv on demand

Alla presentazione dei palinsesti Mediaset, avvenuta qualche giorno fa, Pier Silvio Berlusconi, uno che di televisione ne sa qualcosa, ha dichiarato come il futuro della tv sia, ormai, legato strettamente a Internet. Non che ci volesse l’esperienza e la conoscenza del vicepresidente Mediaset per capirlo, ma questo altro non è che l’ennesima conferma di come la tv “lineare”, a cui tutti noi eravamo abituati, stia facendo spazio alla così detta Over the top (OTT) Television, meglio conosciuta come Tv in Streaming. In Italia i principali player per questo tipo di servizio sono l’americana Netflix, Infinity (proprio del gruppo Mediaset), Timvision di Telecom e l’ultima arrivata Now Tv, che altro non è se non l’evoluzione di Sky OnLine. Non è certamente facile orientarsi in questo mondo di offerte, contenuti, prezzi, prodotti in esclusiva e periodi di prova più o meno lunghi. Noi di TvZoom abbiamo cercato di elencare i pregi e i difetti di queste quattro piattaforme di Video On Demand, partendo da alcuni parametri come facilità di accesso, interfaccia tecnologica, catalogo dei contenuti e prezzo del servizio.

Facilità di accesso

In questo caso tutte e quattro sono ben messe: sono fruibili da più devices, hanno tutte una propria app per smartphone, tablet, smart TV e console per videogiochi (che sempre più spesso vengono usate come set-top box dagli utenti, prima ancora che per giocare), anche se in questo caso dobbiamo segnalare l’assenza di TimVision dagli store di Playstation 4Xbox One. Tutte offrono un periodo di prova gratuito, in cui tutto il catalogo di contenuti è a disposizione dell’utente. Per quanto riguarda Netflix e Infinity i provider del servizio si affidano a terze parti per la distribuzione dello stesso (come detto in precedenza smartphone, smart tv ed altro), mentre per quanto riguarda TimVision e Now Tv, oltre a distribuire i propri contenuti su un hardware sviluppato da altri come fanno le due Tv OnDemand concorrenti, offrono ai propri abbonati la possibilità di acquistare o noleggiare (solo nel caso della Tv di Telecom) un decoder che permetta di trasformare la televisione in una smart Tv a tutti gli effetti. Per quanto riguarda Sky, il Now Tv Box è disponibile per essere comprato sia nei negozi specializzati che on line al prezzo di 49,99  euro e darà la possibilità, appena installato, di vedere per tre mesi uno dei tre pacchetti disponibili durante il periodo di prova. TimVision, invece, propone un nuovo Set-Top Box rispetto al passato, sviluppato in collaborazione con Google, 4K ready e con digitale terrestre integrato al prezzo di 49 euro per i non clienti Telecom, oppure noleggiabile al prezzo di 2 euro al mese, mentre per i clienti Tim sia Timvision che il decoder sono spesso inclusi in offerte contenenti anche linea telefonica e connessione Internet.

Interfaccia tecnologica

Dispongono tutte di un’interfaccia moderna e intuitiva per facilitare la navigazione fra i contenuti, la grossa differenza viene giocata dal design e dall’architettura dell’interfaccia: Netflix è più “seriosa” e meno colorata, presenta i titoli divisi per genere, mostrandone un’immagine promozinale, senza descrizione, che è comunque consultabile selezionando un determinato prodotto. TimVision ha scelto una soluzione più colorata (nella app per smartphone domina l’azzurro) e con i contenuti divisi per tipo (Cinema, Serie, Junior, Documentari) e lasciando la ricerca del genere all’utente, una volta scelto il tipo di contenuto. C’è, inoltre, da dire che il sito della Tv di Telecom risulta essere il più macchinoso e lento fra quelli delle quattro Tv On Demand considerate. Per Infinity, Mediaset ha scelto un look all white, è infatti il bianco a dominare in questo caso, con il viola e il grigio a completare la gamma di colori presenti, i titoli, anche in questo caso vengono suddivisi prima per tipo e poi per genere, presentati con la locandina cinematografica per i film e le immagini promozionali per le serie Tv, per facilitare la scelta del titolo agli utenti più indecisi, ogni prodotto è correlato dalla media dei giudizi degli altri utenti che possono esprimersi dando da zero a cinque stelle a seconda della propria esperienza. L’interfaccia di Now Tv è il trionfo del colore, lo sfondo blu scuro è contrastato dal viola e dal verde della barra presente all’estremità superiore della pagina, nella quale è possibile scegliere fra i vari pacchetti e fra i generi. Anche in questo caso i titoli sono accompagnati dai giudizi degli altri utenti da zero a cinque stelle.

Prezzo

Come detto in precedenza tutte e quattro le Tv On Demand hanno un periodo di prova gratuito che varia dai 30 ai 14 giorni, ma finito questo periodo, quanto si paga? La piattaforma più a buon mercato è sicuramente quella di Telecom, che ha un costo mensile di 5 euro e che ha parecchie facilitazioni per i clienti di rete fissa, mobile e Internet, come pacchetti “tutto compreso” o sconti. Infinity, invece, ha un costo mensile di 7,99 euro, ma lo si può trovare in promozione a 5,99 euro al mese. Sono anche disponibili per l’acquisto dei “pass” da 1,3,6 o 12 mesi acquistabili nei negozi o online, in modo da non dover usare la propria carta di credito ogni mese per pagare il servizio. Netflix ha 3 abbonamenti diversi: quello da 7,99 euro dà la possibilità di avere una sola sessione di streaming con il proprio account e non ha l’alta definizione, quello da 9,99 euro permette di vedere i contenuti su due devices contemporaneamente in HD, mentre quello da 11,99 euro consente fino a quattro sessioni di streaming in contemporanea e ha, quando disponibile, oltre all’alta definizione la possibilità di vedere i contenuti in Full HD. Per quanto riguarda Now Tv sono disponibili tre pacchetti base: cinema, serie tv e intrattenimento che se presi singolarmente costano mensilmente 9,99 euro, in coppia 14,99 euro e tutti e tre insieme 19,99 euro, inoltre se si vuole vedere il pacchetto calcio il prezzo è di 19,99 euro mese, mentre per vedere tutti gli sport il prezzo è di 29,99 euro al mese, con la possibilità di poter comprare anche singoli eventi sportivi senza questi pacchetti a partire da 4,99 euro per evento.

Contenuti

I contenuti, forse più del prezzo, fanno la differenza in un’offerta di streaming, perché permettono di fidelizzare gli utenti già abbonati e sottrarre utenti ai competitors. In quest’ottica parte sicuramente svantaggiata TimVision in quanto non produce contenuti propri e deve comprare tutti i titoli a disposizione, con il rischio di vederseli soffiati dai rivali. Anche il fatto di poter vedere i programmi Rai e La7 sia in diretta che On Demand non è una grande cosa, vista anche la possibilità di rivedere gli stessi contenuti sui siti delle reti stesse. C’è inoltre da ammettere che la maggior parte delle serie tv presenti sul catalogo TimVision sono contemporaneamente disponibili anche sulle altre piattaforme. Netflix, dal canto suo, ha un catalogo molto ampio e dispone di esclusive molto interessanti, continuando a produrre lei stessa serie tv, film e documentari che sono, quindi esclusive e giustificano l’abbonamento al servizio. L’accordo con i Marvel Studios per la produzione di serie tv sugli eroi urbani (già disponibili 2 stagioni di Daredevil e una di Jessica Jones e in cantiere altre, di cui una su The Punisher) e grandi successi come Orange Is The New Black garantiscono un’offerta all’altezza. La piattaforma, però, è troppo concentrata sui prodotti strettamente made in Usa, come talk show o stand up comedy, che hanno poco appeal nel nostro Paese. Scadente anche il catalogo cinema, con pochi film tradotti e di prima visione. Infinity ha nelle esclusive Mediaset il proprio punto di forza, come The Big Bang Theory, trasmesso in contemporanea con gli Stati Uniti, e le grandi fiction come Il Segreto, I Cesaroni, Carabinieri. Anche il reparto cartoni animati è ben fornito, con Masha e Orso che è un must per i più piccoli. Interessante l’opzione Download & Go, che permette di scaricare sul proprio device un contenuto e di vederlo in un secondo momento, anche senza connessione Internet. Now Tv, a differenza dei concorrenti, oltre a film, intrattenimento e serie tv, alcune delle quali in esclusiva (Gomorra su tutte), offre anche la possibilità di vedere i grandi eventi sportivi in diretta streaming e soprattutto il calcio, vera killer application per il mercato italiano. In questo caso il catalogo varia a seconda dei pacchetti scelti dall’utente, oltre al cinema, che comprende le prime visioni tipiche della tv satellitare, ci sono intrattenimento con gli show in esclusiva come X Factor o Masterchef e le serie tv cult, come Il Trono di Spade, la già citata Gomorra – La Serie, Romanzo Criminale – La serie e Outcast, la nuova serie dell’autore di The Walking Dead, Robert Kirkman.

In conclusione, ognuno ha le proprie esigenze e gusti quando si parla di Tv, a maggior ragione se si tratta di Tv On Demand, in cui il palinsesto è scelto proprio dall’utente finale, ma stando alla nostra esperienza, la OTT Television che ha un miglior rapporto fra questi quattro parametri appena elencati è Now Tv, che può contare su un catalogo più ampio delle concorrenti, avendo a disposizione i contenuti di tutti i canali della piattaforma satellitare (oltre a quelli Sky, anche Fox, MTV e molti altri) e, oltre a film, serie Tv e intrattenimento è in grado di offrire anche lo sport, soprattutto il calcio, che come detto, in Italia è un forte motivo d’attrazione per il pubblico nostrano. Netflix, forse anche grazie al fatto di essere sul mercato da più anni rispetto alle concorrenti, segue web Tv di Sky, mentre Infinity ha dalla sua il prezzo e il fatto di essere molto conosciuta dagli spettatori che guardano i canali in chiaro di Mediaset. Timvision paga forse il fatto di non essere di proprietà di un broadcaster vero e proprio, ma di una compagnia telefonica. Questa è la tv che cambia.

Francesco Sarchi

(Nella foto l’interfaccia di Now Tv)