Pubblicato il 11/06/2016, 14:09 | Scritto da La Redazione
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Rcs boccia l’ offerta di Cairo “Il prezzo è incongruo”

Rcs boccia l’ offerta di Cairo “Il prezzo è incongruo”
Via libera della Consob all' Opa di Bonomi, partirà il 20 giugno. Così su Repubblica.

Il cda: “I risparmi previsti dall’ Ops non superiori a quelli già programmati”

 

Rassegna Stampa: La Repubblica, pagina 30, di Giovanni Pons

 

Rcs boccia l’ offerta di Cairo “Il prezzo è incongruo”

Il cda: “I risparmi previsti dall’ Ops non superiori a quelli già programmati” Via libera della Consob all’ Opa di Bonomi, partirà il 20 giugno 

 

Giovanni Pons

MILANO. La partita per il controllo di Rcs entra nel vivo. Con il via libera della Consob al prospetto dell’ Opa Bonomi & C., che partirà il 20 giugno, e il comunicato del cda Rcs che «all’ unanimità valuta non positivamente l’ Ops di Cairo Communication» in partenza lunedì prossimo, ora sarà il mercato a dover decidere a quale delle due offerte dare la preferenza.

Il flottante del titolo è infatti pari al 65%, dopo che Fca ed Exor hanno distribuito le proprie quote, mentre il 22,6% del capitale confluirà nella Newco costituita da Bonomi, Mediobanca, Della Valle, UnipolSai, Pirelli se questa riuscirà ad arrivare ad almeno il 51% del capitale.

Le decisioni degli investitori istituzionali e dei piccoli azionisti, però, si baseranno in primo luogo sui numeri forniti dai due offerenti oltre che sulla loro interpretazione fornita dal cda. Un consiglio che, occorre ricordarlo, è stato nominato circa un anno fa da quegli stessi azionisti che oggi si oppongono all’ avanzata di Cairo. La bocciatura dell’ Ops da parte del cda è totale, sia dal punto di vista finanziario sia da quello industriale. Il prezzo offerto, o meglio il concambio, non è giudicato congruo da tutte e tre le “fairness opinion” fornite al cda dagli advisor Citi e Unicredit e dall’ esperto indipendente Roberto Tasca. La valutazione di Rcs sulla base del metodo dei flussi di cassa scontati ha portato a una forchetta compresa tra 0,8 e 1,13 euro da parte di Tasca, tra 0,93 e 1,31 euro secondo l’ analisi di Citi e tra 0,86 e 1,26 in base alla stima di Unicredit. I valori medi di questi intervalli sono tutti ben lontani dallo 0,53 euro che implicitamente i prezzi di Borsa attuali attribuiscono al concambio proposto da Cairo (0,12 azioni Cairo per ogni azione Rcs). Dunque l’ offerta non è congrua per quanto riguardo il prezzo. Ma non è attraente neanche sotto il profilo industriale poichè i risparmi di circa 140 milioni al 2019 indicati da Cairo nel prospetto informativo, si riducono in realtà a soli 25 milioni se si tiene conto degli oneri non ricorrenti pari a 55 milioni e i tagli già previsti dall’ ad Laura Cioli per 60 milioni al 2018. «I risparmi di costo indicati da Cairo, dunque, non risultano essere significativamente superiori rispetto a quanto già previsto da Rcs». Infine Cairo nel suo documento non esclude il ricorso a «interventi di ricapitalizzazione senza chiarire quale sia il livello di impegno di Cairo stesso». A questo punto si tratterà di vedere se nella settimana entrante l’ editore di Alessandria deciderà di migliorare la sua offerta. Per farlo ha tempo fino a venerdì 17.

(Nella foto, Urbano Cairo)